Non doveva avvicinare i genitori perchè era stato protagonista di episodi di maltrattamento nei loro confronti. Invece lo ha fatto. Ed è finito in carcere. Ce lo hanno portato venerdì i carabinieri della Stazione di Lentate sul Seveso, che hanno eseguito un ordine del Tribunale di Monza nei confronti di un 44enne campano da anni residente a Misinto celibe, disoccupato, con precedenti penali per reati contro la persona.
Nei suoi confronti c’era una misura cautelare per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, commessi in Misinto dal 2015 al 2020. Vittime, appunto, i genitori con i quali viveva.
In particolare, l’uomo per anni si era reso responsabile di ripetuti episodi di violenza fisica e psicologica, l’ultimo avvenuto il 20 giugno 2020 quando, attorno alle 09:30, per futili motivi aveva fatto esplodere la propria rabbia contro padre e madre di 71 e 68 anni, colpendoli a più riprese con estrema violenza.
In seguito a quell’evento i due genitori erano stati trasportati presso l’ospedale di Desio dove avevano riportato il padre un “trauma cranico non commotivo e ferita lacero contusa al cuoio capelluto”, giudicato guaribile con prognosi di 8 giorni; la madre una “frattura del capitello radiale”, giudicata guaribile con prognosi di 30 giorni.
I genitori avevano quindi sporto denuncia-querela nei confronti del figlio che era stato denunciato dai carabinieri di Lentate sul Seveso per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Successivamente l’uomo, obbligato ad allontanarsi dalla casa dei propri genitori, aveva violato a più riprese la prescrizione imposta per poi essere denunciato e infine, venerdì scorso, arrestato in aggravamento della misura cautelare già in essere.
Ora è in carcere a Monza..