Mezzago, il dirigente scolastico e l’assessore scrivono alle famiglie: «La scuola il posto ideale dove mandare i figli»

Ma, aggiungono: «Necessariamente ci troviamo a seguire le indicazioni delle autorità competenti in materia, nel pieno rispetto della salute di tutti e di quella legalità che ci pregiamo di insegnare fin dalla più tenera età».
La scuola primaria di Mezzago
La scuola primaria di Mezzago

Genitori e alunni di Mezzago protestano contro la chiusura delle scuole, il dirigente scolastico e l’assessore scrivono alle famiglie.

«Gentili genitori. Leggiamo volentieri le lettere che ci avete inviato, protestando sui modi e sulle ragioni della chiusura delle scuole, come parte delle misure per il contenimento del contagio – si legge nella lettera firmata da Laura Sisca, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Bellusco-Mezzago e Carlo Severgnini, assessore all’istruzione -. Abbiamo visto che la vostra protesta (domenica 21 marzo diversi cartelloni contro la Dad e la chiusura delle scuole sono apparsi sulle cancellate degli istituti nda) sempre pacifica per quanto visibile, si è allargata a striscioni esposti all’esterno di alcune scuole del paese, ed alla partecipazione a manifestazioni organizzate su scala regionale e nazionale. Siamo contenti delle vostre richieste, perchè oltre al disagio della gestione famigliare, esprimono anche un grande apprezzamento della scuola come luogo di crescita non solo culturale, ma anche emotiva e sociale, dei vostri figli. Anche noi, come voi, crediamo che quello sia il posto ideale ove mandare i propri figli, e che la sostituzione tramite DDI, per quanto affrontata con la massima serietà e professionalità, resti un surrogato buono in tempi di grande necessità. Vi invitiamo però a considerare che, anche in assenza di provvedimenti di chiusura, parecchie classi a Mezzago sarebbero state poste in quarantena, assieme a parecchi insegnanti, coerentemente con l’aumento della diffusione del contagio che ha portato all’inasprimento dei provvedimenti».

«Necessariamente ci troviamo a seguire le indicazioni delle autorità competenti in materia, nel pieno rispetto della salute di tutti e di quella legalità che ci pregiamo di insegnare fin dalla più tenera età. Pertanto non ci è possibile fare azioni immediate oltre al portare la vostra voce, assieme alla nostra, nelle sedi competenti, nel chiedere massima attenzione alle problematiche che vengono generate da questa chiusura e nel sollecitarne la revoca quanto prima possibile”.