Se da una parte il governo sblocca il finanziamento di 396 milioni di euro a favore del trasporto pubblico nell’area metropolitana di Milano e di questi milioni ben 68 sono destinati alla Milano – Limbiate, Senago è l’unica voce fuori dal coro sulla realizzazione del primo lotto della metrotramvia. Se in tutti i Comuni attraversati dalla linea che collega la fermata della metropolitana di Comasina con Mombello, così come nei soggetti sovracomunali come la Provincia di Monza Brianza e la Città Metropolitana, è stata approvata la bozza d’accordo, a Senago del tema non si è neanche discusso. Eppure per il 31 luglio, data entro la quale era stata richiesta l’adesione al progetto, l’Amministrazione guidata dal sindaco leghista Magda Beretta aveva convocato una seduta ma l’argomento “metrotramvia” non era neanche all’ordine del giorno.
«Abbiamo sempre ribadito la nostra contrarietà a questo progetto – dichiara il primo cittadino senaghese – che ci sembra essere solo uno spreco di soldi. Anche la precedente giunta di centrosinistra aveva tolto dal bilancio questa voce che prevedeva un esborso di circa 1,1 milioni di euro in tre anni. Per questi motivi non è stato portato il punto in Consiglio comunale. Noi crediamo solo nel prolungamento della metropolitana fino a Paderno perché così avremo un mezzo di trasporto pubblico comodo e veloce ad un chilometro dalla nostra città. Questo è il futuro e non un tramvia che andava bene cinquant’anni fa».
Nodo centrale della questione è senza dubbio la quota che sarebbe a carico di Senago. L’Amministrazione guidata dall’ex sindaco Lucio Fois, nonostante avesse rimosso questo stanziamento da 1,1 milioni di euro dal bilancio a causa dei continui rinvii dell’opera, era disposta a fare questo grande sacrificio ma l’attuale squadra di governo non ne vuole neanche sapere.
«L’investimento è davvero spropositato – continua il sindaco Magda Beretta – visto che sul nostro territorio non ci sono neanche le rotaie ma solo la fermata. Abbiamo tanti problemi da risolvere che sono molto più importanti della tramvia. Inoltre non capisco perché la quota del Comune di Varedo venga pagata dalla Provincia di Monza Brianza. Se qualcuno vuole mettere i soldi anche per noi, ce lo faccia sapere. In quel caso ci siederemmo intorno ad un tavolo e valuteremmo bene la questione».
La contrarietà dell’Amministrazione senaghese potrebbe avere conseguenze e il prezzo più alto sarebbe pagato da pendolari e studenti che utilizzano questo mezzo di trasporto per recarsi al lavoro e a scuola. Non è escluso infatti che con la futura metrotramvia venga rimossa l’attuale fermata di Castelletto.