Il Comune di Monza potrebbe spendere una cinquantina di milioni di euro in tre anni per sfamare i bambini dei nidi, gli alunni degli istituti dell’obbligo, gli anziani assistiti a domicilio: la cifra è stata stanziata in vista della stesura del bando per il rinnovo del servizio di ristorazione scolastica e della distribuzione di derrate alle materne paritarie che sarà pubblicato nei prossimi giorni.
Gli uffici aggiudicheranno la gara, che partirà dal primo settembre 2025, a chi presenterà l’offerta economicamente più vantaggiosa in base al rapporto tra prezzo e qualità: sul tavolo c’è un contratto del valore di oltre 52 milioni di euro, Iva esclusa, per tre anni a cui si aggiungeranno 14.578.000, Iva esclusa, nel caso di rinnovo per altri due anni e ulteriori 7.289.160 euro per l’eventuale proroga tecnica di un anno.
Bambini, studenti e anziani: a Monza il settore mense è un “piatto” da 50 milioni
Il grosso della spesa sarà assorbita dai costi dei circa 6.000 pasti serviti ogni giorno nelle mense delle scuole mentre il valore dei prodotti crudi forniti alle materne paritarie ammonta a circa 7 milioni: l’ente sborserà, invece, cifre inferiori per preparare i pasti destinati agli utenti dei centri socio-educativi, alle persone assistite a domicilio, ai piccoli dei nidi e ai bambini che frequentano i centri estivi.
La preparazione dei pasti per le diverse strutture e la distribuzione degli alimenti alle materne sono inserite in un unico appalto per abbassare i costi di gestione, per ottimizzare le risorse, per spuntare prezzi migliori grazie all’acquisto di grandi quantitativi di prodotti, per ottimizzare i processi, per razionalizzare i trasporti con la riduzione del numero dei viaggi e per contenere gli sprechi. Il capitolato sarà formulato in modo da bilanciare «gli interessi pubblici e privati coinvolti». Attualmente l’appalto è gestito dalla Sodexo Italia