Meda, pericolo torrenti ed esondazioni: ora c’è il piano per le emergenze

L’ultimo documento di Protezione civile risaliva al 2001, e nonostante gli aggiornamenti a tavolino, non era mai stato portato in Consiglio comunale per una disamina completa. L’altra sera via libera alla nuova mappa
Meda - Il torrente Tarò, che scorre nel centro cittadino
Meda – Il torrente Tarò, che scorre nel centro cittadino

L’ultimo piano di emergenza comunale di Protezione civile risaliva al 2001, e nonostante gli aggiornamenti a tavolino, non era mai stato portato in Consiglio comunale per una disamina completa. L’altra sera,via libera ala nuova mappa.

Il lavoro di stendere il piano è stato commissionato allo studio dell’ingegner Mario Moiraghi, esperto di Protezione civile, docente universitario, nonché scrittore scientifico e storico. Insomma la sicurezza del territorio medese affidata a un vero luminare.

Ovviamente il rischio ambientale che crea maggiori preoccupazioni e criticità alla città è quello idrogeologico, legato al Tarò e ai suoi affluenti. Un corso idrico che, come ha spiegato l’assessore Massimo Nava, proprio in queste ultime settimane, è stato oggetto di numerosi interventi lungo la propria asta grazie a un finanziamento regionale.

Il Piano di Emergenza, oltre a segnalare i rischi a cui è soggetto il territorio, ha lo scopo di offrire una rapida consultazione delle azioni che ogni operatore incaricato di attivarsi nelle emergenze deve applicare in tempi rapidi.

Sul discorso della gestione dell’emergenza la figura del sindaco è stata paragonata a quella del prefetto, la sua un’autorità d’intervento è commisurata alle risorse di cui dispone direttamente o indirettamente.

Il piano è stato approvato a maggioranza con la sola astensione del consigliere Vermondo Busnelli di “Meda Per Tutti”, che pur apprezzando la finalità, lo ha definito :«Un po’ lacunoso per ciò che concerne l’inquinamento». Tornando così su un tema di estrema attualità, ovvero la qualità dell’aria di Meda, che è tra le più inquinate della Lombardia»

«Sotto questo aspetto a Meda non ci sono aziende classificate come pericolose – è intervenuto l’assessore alla partita Nava – Ma certamente ce ne sono alcune da monitorare.»