Una serata commovente, ma gioiosa, nel ricordo di un vicepresidente che amava il dialetto. La sala civica Radio di Meda era molto affollata giovedì 27 giugno per rendere omaggio ad Enrico Galimberti che per Pro Loco Pro Meda ha rappresentato un esempio di volontariato, attenzione alla cultura con una particolare passione per il dialetto. Ed è proprio ricordando i suoi scritti e le sue poesie, sempre molto interessanti e cariche di ingegno, che Pro Meda ha voluto creare un’occasione aperta al pubblico omaggiando il compianto Galimberti ed esaltando i suoi racconti in dialetto. “Cià, se fèm stasirè?”, è stato il titolo di una serata che ha messo al centro i testi e gli scritti in dialetto del socio Galimberti; così, le quattro compagnie teatrali medesi hanno dato vita ad interpretazioni da ricordare.
Meda: la Pro Loco ricorda Galimberti e le parole di Meni
“”I nuovi Istrioni”, “I Senzatetto”, “Teatro vivo – Gli Antistress” e “Omnibus” sono stati magistrali nell’interpretazione in dialetto medese, con traduzione in italiano di alcuni brani, esattamente come sono gli scritti originali- commenta la presidente di Pro Loco Pro Meda, Valeria Meni -racconti, poesie, ricordi, proverbi si sono succeduti nell’alternanza delle recitazioni dei gruppi teatrali ed è stato bellissimo”. La colonna sonora della serata è stata eseguita dal trio chitarra, voci e percussioni di Bruno Albertario con brani del cabaret milanese sulla traccia dei testi proposti. “E’ stato un evento allegro, per nulla triste, così come sarebbe piaciuto ad Enrico, molto gradito anche dalla sua famiglia presente che ha ringraziato commossa” ha concluso la presidente.