Un appello per salvare dal degrado la Zoca dei Pirutit: una delle oasi ambientali più suggestive della Brianza e uno dei pochi ecosistemi ancora ancora intatti come erano alle origini di Meda. È stato lanciato da Gianni Del Pero, geologo autorevole ma anche presidente del Wwf Lombardia, che vuole cercare di valorizzare la “fossa dei piccoli oggetti in argilla”, ovvero il laghetto situato nel Parco della Brughiera Briantea.
“Quasi trent’anni fa – spiega Del Pero – riuscimmo a salvare la Zoca dei Pirutit con un coraggioso Piano territoriale del Parco della Brughiera costringendo le amministrazioni ignave ad approvarlo. Purtroppo l’abbandono che ha fatto seguito allo “sfratto” di anziani e pescatori sta causando degrado delle strutture e anche dell’ambiente della Zoca”. Già, perché dopo quell’intervento la vicenda ha registrato altri sviluppi importanti. Soprattutto a livello di aule di tribunale. Nell’agosto 2001, il Tar della Lombardia accolse i ricorsi dei proprietari dell’area su cui è sorta la Zoca, annullando la dichiarazione del 1996 di pubblica utilità dell’area (ma non la sua destinazione d’uso a Parco non edificato. Un tempo l’oasi di Pirutit era meta di appassionati di pesca, poi l’abbandono. “Il Comune di Meda – aggiunge Del Pero -, tuttavia non presentò appello contro la decisione del Tar, non attuò corrette procedure di esproprio e non cercò conciliazione con la proprietà”.
E così succede che la sentenza passa in giudicato e il Comune riceve addirittura la richiesta di risarcimento danni e la restituzione con ripristino dell’area in oggetto. “E nel luglio del 2011 – aggiunge il presidente del Wwf Lombardia – il Tar (come poi confermato da una sentenza del Consiglio di Stato nel giugno 2012) impone la restituzione dell’area ai proprietari che ottengono dalla Corte d’Appello di Milano anche una sentenza di sfratto, impedendo così ai pescatori e agli anziani dell’associazione di utilizzare a scopo ricreativo l’area e la struttura su di essa realizzata Questa storia a noi non piace, riscriviamola. La Zoca di Pirutit dev’essere un bene comune, un patrimonio collettivo”. L’appello di Del Pero è destinato a fare discutere. Dopo il pronunciamento dei tribunali, tuttavia, sarà davvero difficile modificare la situazione esistente.