Meda, dormiva in un bed and breakfast ma era ricercato per furto in abitazione nel Lazio

A finire nei guai un 38enne cileno, la sua compagna e una coppia sudamericana che era in città con loro
I carabinieri sul luogo del sinistro

Avevano deciso di passare il fine settimana a Meda in un bed and breakfast in città ma una volta registrati alla reception della struttura sono finiti nei guai. E’ stato l’immediato intervento dei carabinieri a far concludere la fuga di un cileno ricercato per un furto e denunciare anche tre altri sudamericani che alloggiavano con lui perché sprovvisti dei permessi di soggiorno. L’operazione risale a qualche giorno fa: nel fine settimane due insospettabili coppie di giovani di origine sudamericana prenotano per un soggiorno in una struttura medese. Una volta arrivati in città e sbrigate le formalità del check in nel bed end breakfast si sono poi spostati negli alloggi assegnati. Una volta inserite le generalità di un cileno nato nel 1985 e residente a Roma con precedenti per reati contro il patrimonio e sostanze stupefacenti, è scattato un allarme nella banca dati del Ministero degli interni perché l’uomo risultava ricercato anche da Interpol e Schengen perché si sospettava fosse tornato in Cile, per un furto in un’abitazione compiuto a Santa Marinella, nota località turistica del litorale laziale denunciato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Civitavecchia.

Meda, dormiva in un bed and breakfast: nei guai anche 2 cileni e un argentino senza permesso di soggiorno

Al 38enne doveva essergli notificato un provvedimento ma risultava irreperibile al suo domicilio romano, e per questo motivo nel portale, “Alloggiati web”, che raccoglie le generalità delle persone ospitate in hotel e bed and breakfast collegato al ministero degli interni è scattato l’allarme. I gestori sono infatti obbligati a registrare i clienti in questa sorta di banca dati. Nel momento in cui dalle Forze dell’ordine vengono diramate segnalazioni particolari, incrociando i dati in questo apposito canale, risulta dove è alloggiata in quel momento la persona da ricercare. Il cileno si trovava in un bed and breakfast in via Leonardo Da Vinci a Meda, dove stava alloggiando insieme alla moglie, anche lei cilena, classe ’92, anche lei già nota per reati contro il patrimonio e domiciliata a Roma, e a una coppia composta da una 30enne cilena e da un 28enne argentino, entrambi domiciliati a Milano e incensurati. Dagli accertamenti effettuati dai Carabinieri è emerso che tutti e quattro sono irregolari sul territorio nazionale. Sono quindi stati denunciati.