Meda allagata, la rabbia dei residenti: l’analisi dell’esondazione del Tarò in città

Meda è sott’acqua per l’ennesima alluvione: preoccupazione, disagi, allarme e rabbia dei residenti. L'analisi del geologo presidente di Wwf Lombardia.
Meda allagamenti 22 settembre 2025 foto dei residenti
Meda allagamenti 22 settembre 2025 foto dei residenti

Preoccupazione, disagi, allarme e rabbia: Meda è sott’acqua per l’ennesima alluvione. Dalle prime ore dell’alba di lunedì 22 settembre la città è stata colpita da violente scariche di pioggia che ora dopo ora hanno messo in ginocchio strade, piazze a causa dell’esondazione del fiume Tarò. Pesanti le conseguenze in cantine, box, uffici, ma anche abitazioni e giardini privati e molti i cittadini sono finiti alle prese con forti disagi.

Meda allagamenti 22 settembre 20025 elicottero vigili del fuoco
Meda allagamenti 22 settembre 20025 elicottero vigili del fuoco

Meda allagata, la rabbia dei residenti: scenario non nuovo

La rabbia è montata perché lo scenario non è nuovo. La circolazione stradale è stata messa a dura prova, l’amministrazione comunale di Meda ha diramato un comunicato poco prima delle 10, con la situazione in peggioramento lungo tutto l’asse del Tarò/Certesa.
Chiuse le strade del centro cittadino. Il torrente a Meda è esondato dal confine con Cabiate fino a via Vignazzola. Vigili del fuoco e protezione civile provinciale al lavoro e in molte zone della città manca anche la corrente elettrica.

Meda allagata, la rabbia dei residenti: l’analisi del geologo Gianni Delpero, presidente Wwf Lombardia

Diversi i medesi che protestano per una comunicazione non puntuale e preventiva. Intorno a mezzogiorno, l’intensità della pioggia è notevolmente diminuita. Il presidente del Wwf Lombardia, il geologo medese Gianni Delpero non ha nascosto la sua rabbia sin dalle prime del mattino per quanto stava accadendo in città, e ha ricostruito ora dopo ora quanto accaduto.

«Poco dopo le 8 la prima esondazione dal condominio Belvedere in vicolo Luigi Rho (dove da anni viene impedito di realizzare opere di difesa passiva delle piene), a seguire da via Valseriana lungo vicolo Luigi Rho e la sede delle Ferrovie Nord – dettaglia Delperoqualche minuto dopo via dei Mille-via Marsala e vicolo Luigi Rho civici bassi in prossimità del Ponte de la Svizera che è la causa prima del rigurgito a monte e delle esondazioni e lo sappiamo dal 2002, sarebbe quasi ora di fare concretamente qualcosa!».

Meda è sotto acqua: in via Como, piazza Cavour e via Caldini. «Le fognature non reggono, il drenaggio urbano insufficiente in una comune quasi totalmente impermeabilizzato, gli scolmatori non riescono a scaricare nel Tarò che si gonfia ulteriormente e esonda in largo Europa, piazza Municipio e limitrofe sia verso via Matteotti che verso via Indipendenza e via del Cimitero, nuovo torrente urbano – chiude il cerchio Delperopochi muniti ancora e la sezioni ridotta del ponte di via Cadorna causa l’esondazione nell’area a rischio Idraulico molto elevato e il torrente si sfoga anche in via Vignazzola».
Nel primo pomeriggio si tireranno le prime somme.

L'autore

Giornalista pubblicista dal 1998, ascolto persone, racconto storie, modero eventi. Amo lo sport, ma sono molto di parte.