La linea lilla della metropolitana è riuscita a ritagliarsi un proprio spazio all’interno del congresso di Monza di Forza Italia svoltosi sabato 10 al liceo Dehon: «Non è possibile che ci siano i soldi per costruire il ponte sullo Stretto e non per completare il prolungamento della 5 a Monza – ha affermato il deputato Fabrizio Sala – l’ho detto al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e lui mi ha dato ragione». «Non si cancella nessuna fermata e l’opera si fa» ha aggiunto il parlamentare dopo aver strappato l’applauso.
M5 a Monza e il nodo degli extracosti milionari
La tentazione di sacrificare qualche stazione per ridurre gli extracosti di 589 milioni di euro necessari a integrare il finanziamento originale negli ultimi mesi è emersa più volte ed è stata sostenuta anche dal capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo secondo cui sarebbe bene essere «pragmatici» e «pur di non perdere l’intero collegamento ciascun comune potrebbe rinunciare a qualcosa». La mutilazione della tratta 5 al momento non sembra sancita da alcun documento ufficiale e nella lettera inviata il 25 marzo al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, rimasta ancora senza risposta, il presidente della Regione Attilio Fontana e il sindaco di Milano Beppe Sala hanno chiesto di finanziare l’intero percorso.
Sabato all’assemblea azzurra il prolungamento è stato evocato anche dal consigliere regionale Jacopo Dozio che ha addossato al centrosinistra la responsabilità dei ritardi nell’avvio del progetto.
M5 a Monza, Pilotto: «Le opere non si fanno cercando colpevoli»
La risposta alle sue accuse è arrivata poche ore dopo, indirettamente, durante l’incontro organizzato dal Partito democratico al centro civico di San Rocco: «Le opere si realizzano con la collaborazione tra soggetti diversi – ha dichiarato il sindaco Paolo Pilotto – non con i proclami o con la ricerca dei colpevoli» da parte di chi finora «non ha fatto niente». I sindaci delle quattro città interessate dalla tratta, ha proseguito, da anni convergono sulle azioni con cui tentare di portare a casa il prolungamento.
Monza e il comando dei carabinieri: “lavori” in corso
Non è, probabilmente, un caso se tra gli esempi per i quali «la capacità di coltivare relazioni forti tra enti differenti» potrebbe dare buoni frutti ha inserito la riqualificazione dell’ospedale Vecchio dove dovrebbe trovare casa il comando provinciale dei carabinieri: anche Sala la mattina si è soffermato sullo stesso comparto. «Con Romeo – ha spiegato il deputato forzista – stiamo cercando il veicolo per modificare la norma» in modo da consentire all’Arma di allestire la propria sede all’interno di una struttura sanitaria di proprietà della fondazione Irccs San Gerardo.