Luca Attanasio nel Giardino dei Giusti di Villasanta – VIDEO

Una targa in ricordo di Luca Attanasio inaugura il Giardino dei Giusti di Villasanta: sabato 21 maggio la cerimonia con la famiglia.
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Villasanta: una targa per Luca Attanasio al Giardino dei Giusti Sarah Valtolina

Villasanta ha inaugurato nel pomeriggio di sabato 21 maggio il Giardino dei giusti onorando la memoria di Luca Attanasio, il diplomatico ucciso lo scorso anno a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo. Il suo nome, inciso su fiori stilizzati adorna l’aiuola di via Leonardo da Vinci, accanto ad altre figure illustri: Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, don Pino Puglisi e Lea Garofalo.

Luca Attanasio: la famiglia a Villasanta

A scoprire la targa con il nome di Attanasio c’erano la sua famiglia, il padre Salvatore, la mamma Alida, la sorella Marina e la moglie Zakia Seddiki, presidente e fondatrice della Fondazione Mama Sofia. E poi il sindaco, Luca Ornago e i membri della giunta, l’Anpi e i volontari di Villasanta attiva. Un evento promosso in occasione della Giornata della legalità che si celebra in tutta Italia il 23 maggio, nel giorno che ricorda la strage di Capaci, e nello stesso giorno in cui Attanasio avrebbe compiuto 45 anni.

«Per noi è un momento di orgoglio vedere il nome di Luca accanto a persone illustri e costruttori di pace, ma chi lo ha conosciuto sa che si è meritato questo riconoscimento – ha commentato commosso il padre, Salvatore Attanasio -. A più di un anno dalla sua morte resta tantissimo della sua memoria e lo si vede nei tanti eventi che ricordano Luca e i valori che ci ha lasciato e che mi auguro siano una guida per le nuove generazioni».

Luca Attanasio: i ricordi della moglie

Dopo l’inaugurazione della targa i presenti e gli ospiti si sono poi diretti verso Villa Camperio dove la moglie di Attanasio, Zkia Seddiki, insieme all’amico e documentarista Mauro Parmesani, conosciuto a Casablanca quando Attanasio era console generale, hanno raccontato il volto inedito e più intimo di Luca Attanasio.  «Era un pensatore fuori dagli schemi – ha aggiunto l’assessore alla Cultura, Adele Fagnani, organizzatrice dell’evento -. Un uomo che sapeva guardare ai problemi in modo non convenzionale e che ha fatto del suo lavoro la sua missione».