Lissone, in carrozzina da Bologna a Monaco a favore della ricerca sui sarcomi

Impresa del lissonese Roberto Gelosa, in bicicletta, insieme all’amico Paolo Vezzani, in carrozzina: sono partiti domenica da Bologna e giovedì sono arrivati a Monaco di Baviera. Un evento straordinario di sport e solidarietà a favore della ricerca sui sarcomi
Paolo Vezzani in azione
Paolo Vezzani in azione Elisabetta Pioltelli

Un’impresa, riuscita. Giovedì 5 aprile, alle 18.15, il lissonese Roberto Gelosa, in bicicletta, e Paolo Vezzani, in carrozzina, hanno raggiunto Monaco di Baviera. Erano partiti la domenica di Pasqua da Bologna. Cinque giorni per compiere un evento straordinario di sport e solidarietà (a favore della ricerca sui sarcomi). Un viaggio durissimo, 530 km superando pioggia e neve. La fatica ha ripagato gli sforzi e la commozione giovedì era tanta. «Siamo a Monaco – esulta nella diretta Facebook Paolo Vezzani, disabile che ha voluto accanto a sé l’amico lissonese -è stata molto dura, ma ne è valsa la pena per la ricerca. Viva l’Italia, viva l’associazione nazionale dei carabinieri, grazie a tutti i donatori, vi ringrazio tutti quanti perché se non c’è un po’ di pazzia non si fa. Intraprendere vuol dire essere anche un po’ pazzi».

L’impresa sportiva, unica al mondo, è stata voluta da Vezzani per raccogliere fondi per la ricerca e per la onlus da lui fondata, la Arcs. Simbolicamente, la partenza di domenica 1 aprile è avvenuta dall’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna dove Vezzani è stato operato di tumore due volte. «Abbiamo vinto, come le mie due battaglie che ho fatto e questa è la terza- afferma Vezzani – io sono veramente contento per tutti quelli che al mondo si sono sempre reputati ultimi: voi, ultimi, sappiate che oggi avete vinto. Io ringrazio anche quelli che non hanno creduto in questa sfida, e non mi hanno supportato. Voglio ricordare che nel 2020-2021 faremo l’impresa Bologna – Capo Nord, a noi non interessa quelli che hanno detto di no, poi è facile salire sul carro dei vincenti. Basta poco nella vita per rendere una persona felice. E’ un’impresa fatta e vinta con la carrozzina. Ai disabili dico che tutto è possibile e tutto si può fare. Qualcuno vuole battere il mio record ? Io ci ho messo 5 giorni, voi dovete mettercene 4.. Mi godo questo momento, non c’è nessuna coppa, ma la cosa più bella è essere nel centro di Monaco».

«Uno così è da prendere da esempio – commenta Gelosa- è un’impresa che noi normodotati facciamo fatica a fare e Paolo l’ha fatta in carrozzina. Niente ci ha fermati. Quando c’è la volontà, niente ti può fermare».

Gelosa e Vezzani sono stati ricevuti dal console italiano in Germania.