Lissone, addio al Polo dell’infanzia: la giunta Borella acquista 32 posti nei nidi privati

La giunta di Lissone dice addio a un progetto datato 2017 che prevedeva di realizzare una struttura ad hoc per acquistare posti in realtà già esistenti
Monza Asilo nido - foto d’archivio
Monza Asilo nido – foto d’archivio Fabrizio Radaelli

La Giunta comunale di Lissone guidata dal sindaco Laura Borella dice definitivamente addio al Polo dell’infanzia. L’idea è stata scartata. Invece di spendere soldi per progettazione ed edificazione della struttura necessaria, ha prevalso la scelta di acquistare posti negli asili nido privati da mettere a disposizione delle famiglie. Si chiude così un lungo percorso iniziato nel novembre 2017, quando il Comune aveva aderito al bando della regione Lombardia (delegata dal ministero dell’Istruzione) per dare attuazione al progetto del polo dell’infanzia. Lo scopo era quello di riuscire a soddisfare i bisogni educativi dei bambini in età prescolare, da 0 a 6 anni.

Lissone, addio al Polo dell’infanzia: in via Penati erano previsti 40 posti

L’amministrazione comunale a quell’epoca non aveva avuto dubbi: si trattava di una ghiotta opportunità. Ecco dunque il progetto, che consisteva nella valorizzazione di un immobile presente in via Penati al civico 16: un intervento di demolizione dell’edificio in disuso per dare vita a un polo innovativo composto da un asilo nido e da una scuola dell’infanzia, con tanto di cucina interna, spazi e servizi vari, impiego di personale altamente specializzato nel settore pedagogico.

La previsione era di una capienza massima della nuova struttura per 40 bambini, di cui 30 per la scuola dell’infanzia e 10 per l’asilo nido. Tradotto in soldoni significava una spesa complessiva di 2,1 milioni di euro, di cui 1,1 approvato dalla regione Lombardia. La domanda del Comune inizialmente era stata ammessa dalla regione Lombardia ma non finanziata, poi il problema era stato risolto in un momento successivo con la revisione della graduatoria.

Lissone, addio al Polo dell’infanzia: la giunta sceglie di acquistare 32 posti in asili privati

Negli ultimi anni si sono poi intensificati i colloqui tra le parti coinvolte in questo progetto, finché l’Inail nel mese di febbraio ha inviato una nuova comunicazione agli uffici del municipio ricordando la scadenza del 31 dicembre 2024 per l’invio del progetto esecutivo e per chiedere l’importo della spesa prevista.

Sono stati mesi di riflessione e valutazioni da parte della giunta comunale, che alla fine ha rotto gli indugi: in via Penati non sorgerà alcun polo educativo: “Dal 2017 a oggi il contesto sociale ed economico è notevolmente mutato – mette in luce l’Assessore con delega agli Asili nido Carolina Minotti -. Il bisogno educativo e di istruzione della popolazione in fascia d’età 0-6 anni si è significativamente modificato, essendosi concentrato sui bambini tra 0 e 2 anni. In secondo luogo la stima di tutti i costi connessi alla realizzazione del progetto e alla successiva gestione del servizio, è sensibilmente aumentata, tanto da rendere non più conveniente e opportuna la prosecuzione dell’iniziativa”.

La scelta è quella di acquistare dunque altri 32 posti in una o più strutture private del territorio, per una spesa stimata tra i 176mila euro e 193mila euro annui (da recuperare in parte con le rette), che vanno ad aggiungersi agli altri 60 a disposizione del Comune e che andrebbero ad azzerare le code.