L’insidia degli infortuni domestici, la campagna di Inail Monza Brianza per assicurarsi

In Brianza le domande sono molto limitate, solo circa 6mila all'anno, eppure il premio assicurativo è modesto, 24 euro
Infortuni domestici, Inail Mb invita ad assicurarsi Fabrizio Radaelli

Facile parlare di casalinghe disperate richiamandosi a una nota serie televisiva statunitense. In realtà, in molti casi sarebbe meglio concentrarsi sulle casalinghe infortunate e..disinformate.
È l’Inail a dichiarare che “le persone che svolgono attività di lavoro domestico rappresentano una categoria di lavoratori particolarmente esposti a condizioni di rischio, tipiche dell’ambiente in cui operano, come conferma il numero di infortuni registrati in ambito domestico”. Eppure non sono in molti a sapere che dal 2001 – in virtù della legge 493/1999 – è possibile sottoscrivere un’apposita assicurazione (che, in verità, sarebbe obbligatoria) contro gli infortuni in ambito domestico.

Infortuni domestici, assicurazione obbligatoria ma in Brianza solo 6mila domande

A gestirla è proprio l’Inail che tutela le persone (donne e uomini) di età compresa tra i 18 ed i 67 anni che si occupano dei lavori in casa e della cura dei familiari in maniera abituale gratuita ed esclusiva. Dal 1° al 31 gennaio di ogni anno è possibile procedere al pagamento del premio assicurativo che è di 24 euro.

Per iscriversi per la prima volta occorre inoltrare la domanda ai servizi online messi a disposizione dall’Inail. Il territorio brianzolo non sembra molto sensibile agli infortuni domestici, come conferma Moreno Cogliati, direttore territoriale della sede Inail Monza Brianza.

Infortuni domestici: la campagna Inal MB

“Il numero delle domande pervenute è limitato: sono circa 6000 l’anno. Tenuto conto che la nostra sede, stando ai dati del 2023, ha competenza su 877.000 residenti e che si deve tenere conto di circa 400.000 occupati e degli studenti, le richieste assicurative andrebbero incrementate”. La campagna dell’Inail avverte di “Non sfidare gli infortuni domestici”, incidenti le cui cause sono spesso riconducibili alla disinformazione e a comportamenti imprudenti, all’uso di elettrodomestici, detergenti o prodotti chimici per l’igiene della casa. Anche la ripetitività delle azioni quotidiane porta ad abbassare la soglia di attenzione e ad aumentare l’esposizione al rischio.

Infortuni domestici, possibili conseguenze anche gravi

Le conseguenze di salute sono traumi di diversa gravità, che possono comportare invalidità e, in molti casi, anche la morte. Gravi anche le conseguenze economiche sia per la famiglia sia per il Servizio sanitario nazionale. Gli aventi diritto all’assicurazione, oltre a svolgere il lavoro domestico a titolo gratuito e senza vincoli di subordinazione, non devono essere impegnati in altre attività per le quali sussiste obbligo di iscrizione a un altro ente o cassa previdenziale. Non può assicurarsi chi svolge lavori socialmente utili (Lsu), corsi di formazione e tirocini e chi beneficia di borse di lavoro. Attualmente se dall’infortunio domestico deriva una inabilità permanente al lavoro pari o superiore al 16% viene corrisposta all’assicurato una rendita vitalizia. Tale rendita va da 119,23 euro, per inabilità del 16%, a 1.454,08 euro, per inabilità del 100%. Si ha diritto a prestazioni economiche (per gli eredi) se l’infortunio ha provocato la morte dell’assicurato