Troppo pochi fruitori e l’impossibilità di mantenere la quota di partecipazione settimanale a 75 euro. Sono questi i motivi per cui l’amministrazione comunale di Limbiate ha deciso di non organizzare i centri estivi. La decisione, giunta come un fulmine a ciel sereno la scorsa settimana, ha subito fatto sorgere qualche polemica da parte delle famiglie i cui figli utilizzavano un servizio di qualità. E una presenza è attesa anche in occasione del consiglio comunale di giovedì 3 maggio.
In fretta e furia è stato anche organizzato un incontro in Comune con i genitori ma i numeri lasciano poco spazio all’immaginazione visto anche che gli utenti dei centri estivi comunali lo scorso anno sono stati 25 a settimana per un totale massimo di 70 iscritti. Se a questo dato si aggiunge la defezione da parte della cooperativa, che ha manifestato l’impossibilità a proseguire il percorso alla cifra di 75 euro per bambino a settimana, si comprende come la scelta dell’amministrazione sia per certi versi obbligata. D’altra parte le alternative, anche se ad un prezzo leggermente superiore, non mancano.
I bambini della scuola materna possono scegliere tra la ludoteca “Mappamondo” di via Dante, e le scuole materna paritarie “Regina Margherita” e “Felice Solaro”. Quest’ultima è la più economica con una iscrizione settimanale di 85 euro mentre il costo delle prime due è di 95 euro.
Altrettanto ampia è l’offerta per gli alunni delle scuole elementari e medie visto che questi possono scegliere tra il centro estivo in piscina, i campus di inglese alla scuola Leonardo Da Vinci, i campus delle varie società sportive e gli oratori.
«Tutte queste realtà – ha spiegato il sindaco Antonio Romeo – coprono perfettamente le richieste delle famiglie, garantendo qualità e sicurezza. Con le materne paritarie e gli oratori che ne faranno richiesta, siamo altresì disponibili a siglare una convenzione per aiutare queste realtà con il sostegno ai disabili».