Lo licenziano e decine di rubare l’auto ad una collega. È successo nei giorni scorsi al centro commerciale Mirabello di Cantù. Protagonista dell’episodio un 49enne nato a Mariano Comense e residente a Giussano.
Licenziato, ruba l’auto di una collega: ha sfilato le chiavi dagli effetti personali di una collega
In base a quanto ricostruito ascoltando il racconto della collega vittima del furto, una promoter di prodotti alimentari con casa a Busto Garolfo, di 51 anni, il giussanese nella mattinata del 16 febbraio si trovava nei paraggi della cassa centrale del supermercato, nell’area dove sono collocati gli armadietti per custodire gli effetti personali dei lavoratori. In un momento di distrazione la donna, senza che se ne accorgesse, si è vista sfilare le chiavi dell’auto.
Licenziato, ruba l’auto di una collega: la testimonianza di una guardia giurata
A ricostruire l’accaduto anche la testimonianza di una guardia giurata in servizio al centro commerciale che ha raccontato alla donna di aver visto il giussanese allontanarsi dal parcheggio del supermercato con la sua auto, una Peugeot 107 di colore viola. Prima di rivolgersi alle autorità per denunciare il furto della vettura, la donna ha ripetutamente provato a contattare l’ex dipendente del centro commerciale, con diverse chiamate e messaggi, senza ottenere mai risposta.
Non sapendo più cosa fare e soprattutto rivolendo indietro la sua auto si è rivolta ai Carabinieri della Compagnia di Cantù, che hanno avviato le indagini.
Licenziato, ruba l’auto di una collega: ritrovata parcheggiata a Giussano
Dopo due giorni di ricerche l’auto è stata rinvenuta dai Carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Seregno a Giussano, a poca distanza dall’abitazione dell’uomo, che è poi stato denunciato per furto. Avrebbe detto di aver preso l’auto della collega perché quel giorno era stato accompagnato a lavoro e pertanto era rimasto a piedi.
Licenziato, ruba l’auto di una collega: i precedenti
Ad aggravare la situazione l’uomo, già noto per reati contro il patrimonio, è stato anche arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione in relazione a una condanna per cumulo pene per reati di ricettazione commessi a Como nel 2015 (nell’occasione sulla sua Kia Rio erano state trovate targhe rubate) e per un furto commesso a Milano nel 2018. Dovrà scontare un anno e quattro mesi di reclusione e pagare 472 euro.