Un consiglio comunale scoppiettante a Lesmo giovedì sera 28 settembre tra le solite polemiche sul progetto della nuova biblioteca e la presunta mozione di sfiducia presentata dal consigliere di minoranza Luca Zita nei confronti del sindaco Francesco Montorio perché tecnicamente non corretta per la votazione, che però verrà discussa probabilmente nella prossima seduta proprio perché a termine di legge va rivista.
Lesmo: il consigliere Zita “Inutile il ricorso al Tar per Pedemontana”
“È un anno di amministrazione oltre che deludente con una totale mancanza di condivisione e con scelte unilaterali del sindaco e della giunta. Questo Comune con arroganza ha presentato un ricorso al Tar contro Pedemontana, che già noi di Uniti per Zita avevamo evidenziato come infondato e nella sentenza dei giudici questo lo si evince. È stato fatto anche un consiglio comunale aperto per discutere l’argomento dove abbiamo assistito a uno spettacolo teatrale diretto dal sindaco Francesco Montorio che si è definito Leonida” ha incalzato l’esponente di minoranza. Lo stesso consigliere è tornato a parlare del progetto della nuova biblioteca all’ex asilo Ratti che non è più un project financing, ma riparte con uno studio di fattibilità ordinato dall’amministrazione poiché il costo del partenariato pubblico privato di 8 milioni di euro era troppo alto.
Lesmo: il consigliere Zita “Sfrattato il centro anziani”
“Il Comune ha anche approvato un opinabile nuovo regolamento per le associazioni che utilizzano gli spazi comunali imponendogli di pagare l’affitto con possibili esenzioni per alcuni sodalizi che svolgono attività corrispondenti a scopi istituzionali ponendo una clausola dal carattere discrezionale. Inoltre Lesmo Amica ha sfrattato il centro anziani da via Morganti, nonostante le legittime opposizioni degli stessi soci”ha proseguito Zita. Non è mancata una stoccata sull’emergenza gas tra Gerno e Peregallo di qualche settimana fa che Zita ha definito “una situazione apocalittica, dove l’amministrazione assenteista si è limitata a dei laconici messaggi diffusi attraverso WhatsApp lasciando 1200 famiglie, circa 3000 cittadini alla mercè del proprio destino”. Il consigliere ha ricordato che “ in un anno abbiamo registrato due dimissioni, tanti temi sono stati disattesi, la sfiducia al sindaco e alla sua giunta è necessaria per permettere alle forze politiche e i cittadini a confrontarsi su programmi trasparenti e concreti”. “Invito Zita a riformulare questo documento . ha chiosato il primo cittadino – per poterlo discutere prossimamente perché ho permesso in modo irrituale che si leggesse anche se non corrisponde a una vera e propria mozione”.