L’arcivescovo Delpini a Seregno per la professione solenne di suor Maria Agnese

Suor Maria Agnese, al secolo Agnese Ntabanganyimana nata in Ruanda il 13 dicembre 1984, da una famiglia cristiana, è la nona di 11 figli.
Da sinistra i monsignori Molinari e Magni, la madre superiora Daniela Pozzi, l’arcivescovo Mario Delpini, suor Maria Agnese e la suora maestra

Nella serata di mercoledì 10 maggio a Seregno, al monastero del Corpus Domini delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, dopo quattro anni di cammino nel monastero di via Stefano, ha emesso la professione solenne suor Maria Agnese di Gesù Misericordioso. A presiedere la celebrazione dell’eucaristia, all’interno della quale si è svolto il rito della professione solenne, nella piccola chiesa del monastero, c’era l’arcivescovo monsignor Mario Delpini. Al suo fianco all’altare i monsignori: Bruno Molinari, prevosto; Walter Magni, vicario per la vita consacrata; don Leonardo Fumagalli, padre Patrizio Garascia; padre Franco Benigni, superiore dei Saveriani di Desio; i sacerdoti ruandesi: don Jean Bosco ( Limbiate, Sacro Cuore), don Patrizio Munyentwali (Torino, San Grato), il congolese don Etienne Esube (Varedo- Maria Regiona).

L’arcivescovo a Seregno, suor Agnese nona di undici figli

Suor Maria Agnese, al secolo Agnese Ntabanganyimana ( che nella sua lingua significa “non c’è nessuno uguale a Dio”), nata in Ruanda il 13 dicembre 1984, da una famiglia cristiana, è la nona di 11 figli. Il 4 ottobre 2010 entrava come aspirante nel monastero delle Adoratrici Perpetue di Kali. A Seregno è presente in monastero dal 12 novembre 2019, dove ha completato il cammino di preparazione alla definitiva consacrazione al Signore, pronunciando il suo sì per sempre.

L’arcivescovo in un passaggio ha detto: ”siamo grati a suor Maria Agnese perché ha scelto di consacrarsi con il nome di Gesù Misericordia. Il Signore è misericordia! Ci aiuti a vincere il malumore contemplando e sperimentando la misericordia, ci aiuti a vincere la tristezza con l’esperienza di misericordia premurosa, ci aiuti a vincere la noia”.

L’arcivescovo a Seregno, consegna dell’anello e coroncina sul capo

Dopo l’omelia è seguita l’interrogazione della candidata alla professione solenne,  quindi la cerimonia di consacrazione, culminata con la consegna dell’anelloricevi l’anello nunziale e custodisci integra la fedeltà al tuo Sposo, perché Egli ti accolga nella gioia delle nozze eterne”. L’arcivescovo Delpini ha poi affidato la neo professa alla madre superiora, la quale ha posto sul capo di suor Maria Agnese una coroncina di fiori bianchi. Nella seconda parte della funzione, molto suggestivi sono stati canti in lingua ruandese  eseguiti dalle giovani consorelle che danzavano al di là della grata in clausura che esprimevano con la danza e la gioia il significato della consacrazione.