L’alt di Ricciardi e Cts alla stagione sciistica e non solo: «Necessario un lockdown di durata limitata»

Il consigliere del ministro della Salute, e il Cts sono concordi sul rivedere la decisione relativa alla riapertura delle stazioni sciistiche: «In settimana ne parlerò con il ministro Speranza». La strategia attuale: «ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno».
Una pista da sci
Una pista da sci

La riapertura della stagione sciistica, in programma da lunedì 15 febbraio, è in discussione. Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, e il Cts (Comitato tecnico scientifico del Ministero) sono infatti concordi sul rivedere la decisione di riaprire gli impianti. «In questo momento le attività che comportino assembramenti non sono compatibili con il contrasto alla pandemia da Covid-19 in Italia – ha detto Ricciardi – e gli impianti da sci rientrano in tali attività. Non andrebbero riaperti. Non dimentichiamo – ha sottolineato – che la variante inglese è giunta in Europa proprio ’passando’ dagli impianti di risalita in Svizzera».

Non solo, all’Ansa Ricciardi ha parlato della necessità di: «un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata» un cambio urgente nella strategia di contrasto al virus SarsCov2 oltre che la necessità di «potenziare il tracciamento e rafforzare la campagna vaccinale». Una decisione, secondo Ricciardi, per fare fronte a una convivenza con il Covid più efficace della attuale che: «ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno». Il consigliere ha detto: «In settimana ne parlerò con il ministro Speranza».