La Villa reale come museo nazionale: il dato è tratto e il riconoscimento è vicino. Lo dice la Reggia spiegamento come siano in corso le opere propedeutiche per i lavori di restauro conservativo previsti nella Cappella reale, parte della Villa sul lato a sinistra dell’ala nord, programmati a partire dall’estate, da settembre in particolare.
Un presupposto, dicono al Consorzio Villa reale e Parco, per parlare del destino prioritario (al momento) della Reggia, che prevede appuntato l’accreditamento come museo nazionale. “D’accordo con i funzionari del ministero della Cultura, una volta eseguiti i restauri necessari gli oggettisacri saranno esposti in una sezione del museo ormai prossimo” scrive la Reggia spiegando che sono in corso “in questi giorni le operazioni di spostamento degli arredi e di quasi duecento fra paramenti sacri, oggetti liturgici e antichi tessuti dalla Cappella reale della Reggia di Monza al fine di permetterne il trasferimento e il ricovero in deposito temporaneo e in piena sicurezza nell’ala sud della Villa reale”.
Villa reale di Monza: sono partite le operazioni per la Cappella reale

«Il percorso di accreditamento della Reggia a Museo riconosciuto è sempre più vicino alla conclusione. Anche grazie a questo intervento la Villa Reale di Monza diventa sempre più custode della propria storia», ha spiegato Paolo Pilotto, sindaco di Monza e presidente del Consorzio Villa reale e Parco di Monza. Le attività sono propedeutiche all’intervento che dai prossimi mesi interesserà l’edificio, aggiunge la Reggia, parte della Fase 1 dell’Accordo di programma siglato tra Regione Lombardia, Comune di Milano e Comune di Monza con l’adesione del Consorzio Villa reale e Parco di Monza e del Parco regionale della Valle del Lambro”. Si tratta di opere per 2 milioni di euro che dovrebbero risolvere i problemi provocati dalle infiltrazioni di pioggia e dall’umidità di risalita nell’edificio, con “il rifacimento della copertura e il restauro conservativo delle superfici interne”.
Villa reale di Monza: la Cappella e il trasferimento degli oggetti
Partecipano alle operazioni di rimozione, trasferimento e ricovero temporaneo tre funzionari e conservatori della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio specializzati nel restauro di tessuti, parti lignee, bronzi e ferri, aggiunge sempre la Reggia, che aggiunge come “tutti gli arredi e gli oggetti interessati sono di proprietà statale, alcuni sono presenti nella Cappella reale fin dalla sua fondazione. Tra i più originali e preziosi si annoverano un paramento sacro realizzato con un abito donato dalla prima regina d’Italia Margherita di Savoia alla Cappella Reale e un crocifisso in tessuto ricavato da una pianeta francese del Trecento”.