Si chiamano “body cam” e sono piccole telecamere che si affrancano alla blusa della divisa per riprendere in diretta qualunque intervento ella polizia locale, dalla contravvenzione per una violazione al codice della Strada a questioni ben più gravi. Roba da polizieschi americani, vien da pensare, che però a Brugherio è già realtà.
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Non lo sapeva quasi nessuno fino a quando, qualche sera fa, il tg regionale non ha dedicato a questo tema un servizio che ha presentato Brugherio e Saronno come pionieri in tutta la Lombardia.
L’occasione l’ha offerta un recente bando di Regione Lombardia che finanzia appunto i Comuni che si dotano di questo dispositivo.
«Noi a Brugherio lo usiamo già da un anno e con buoni risultati – ha spiegato il comandante della locale Pierangelo Villa – siamo stati i primi a farlo. Riteniamo che si tratti di una grossa garanzia per il cittadino».
La verità è che le body cam sono una garanzia anche per gli agenti che possono così documentare la loro condotta in caso di contestazioni. E sono un prezioso supporto, infine, per l’attività operativa degli uomini del comando. Consentono margine di manovra nell’ambito di indagini su temi più delicati.
«L’opinione dopo la sperimentazione è stata più che positiva – ha detto Villa – e abbiamo confermato la dotazione».
Lo scorso gennaio, la telecamera ha permesso di immortalare l’arresto di un anziano, ex campione di pugilato che ha mandato all’ospedale due agenti. Fenomeni di questo tipo, grazie alle body cam, vengono tendenzialmente contenuti o, quanto meno, documentati e puniti.
Il primato brugherese in tutta la Lombardia è stato sottolineato con orgoglio anche dal sindaco Marco Troiano in consiglio comunale, nella seduta di insediamento che ha dato il benvenuto e l’ufficialità al nuovo esecutivo formatosi dopo le elezioni che hanno ridato fiducia a Troiano