La Festa del 2 giugno a Monza è solidale con l’Emilia Romagna

La cerimonia per la Festa della Repubblica in Villa Reale.

La solidarietà alle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna e il ringraziamento agli operatori e ai volontari mobilitati per liberare le strade e le case dal fango hanno intriso venerdì 2 giugno la Festa della Repubblica organizzata nella corte della Villa Reale, trasformata in luogo di violenza nei tempi «più cupi» del fascismo, come ha ricordato il prefetto Patrizia Palmisani. I valori della Costituzione su cui si fonda la Repubblica e che garantiscono la stabilità sociale ed economica dell’Italia, ha ammonito, vanno alimentati quotidianamente proprio come fanno le tante persone impegnate ad aiutare chi è in difficoltà.

La Festa del 2 giugno a Monza e la partecipazione alla vita pubblica

2 giugno foto di Fabrizio Radaelli
Foto di Fabrizio Radaelli

La partecipazione di tutti alla vita pubblica è stata auspicata dal presidente del consiglio regionale Federico Romani: in un momento in cui si avvertono «alcuni segnali di preoccupante decadenza in molti ambiti della società – ha affermato – è necessario che le menti migliori si facciano avanti, sappiano mettersi a disposizione» perché «la nuova rinascita italiana non può che passare da un rinnovato impegno per la collettività, da un rinnovato sacrificio per la costruzione di qualcosa di più grande». In questo senso va letta la sfida dell’autonomia regionale che non è «una rivendicazione localistica» ma un’assunzione di responsabilità da parte degli amministratori.

La Festa del 2 giugno a Monza e il diritto al lavoro

2 giugno foto di Fabrizio Radaelli
Foto di Fabrizio Radaelli

La nascita della Repubblica, ha riflettuto il presidente della Provincia Luca Santambrogio, è stato «un momento di grande speranza e coraggio per il Paese» e oggi dobbiamo «onorare i valori di libertà, giustizia, solidarietà e uguaglianza» sanciti dalla Costituzione che «devono farsi fari che guidano le nostre azioni». Santambrogio ha ringraziato gli enti locali impegnati nel cercare di sfruttare appieno le opportunità del Pnrr e, citando l’articolo 1 della Carta, ha puntato l’attenzione sui «grandi sforzi che stiamo facendo per garantire il diritto al lavoro». Nei prossimi giorni, ha anticipato, la Provincia firmerà con le diverse realtà del territorio il patto per il lavoro che «non può essere slegato dalla formazione». Poi, rivolto ai sindaci presenti, li ha invitati a valorizzare la consegna della Costituzione ai giovani: «Rileggiamo qualche articolo – ha sollecitato – raccontiamo come è nato il nostro Paese per renderli cittadini del mondo attivi e responsabili nel costruire una società più giusta e inclusiva».

La Festa del 2 giugno a Monza e il ruolo delle donne nella Costituzione

2 giugno foto di Fabrizio Radaelli
Foto di Fabrizio Radaelli

La Repubblica, ha spiegato il sindaco di Monza Paolo Pilotto, è nata dalla prima consultazione a suffragio universale in cui hanno avuto una parte fondamentale le donne. «Fu la scelta del riscatto – ha commentato – il segnale della fiducia nella democrazia, nella partecipazione politica del popolo alle sorti della nazione» che ciascuno deve alimentare. Il referendum del 2 giugno 1946, ha aggiunto, si è svolto in «giorni di confronti duri in un’Italia attraversata da divisioni politiche, sociali, economiche»: per attuare i principi della Costituzione repubblicana «tutti abbiamo un ruolo nel cercare di garantire la stabilità pur nello scenario del confronto politico, senza trasformare la dialettica in inutile divisione, nell’affrontare le sfide di oggi sapendo di poter poggiare sulle fondamenta salde della democrazia e del diritto».

La Festa del 2 giugno a Monza e il tricolore

Video di Monica Bonalumi

Al termine degli interventi il pubblico ha accolto con un applauso il Tricolore srotolato su una facciata della reggia dai Vigili del Fuoco.