La Befana solidale del Moto club Monza rinuncia al raduno ma non ai doni dei bikers

VIDEO - Hanno raccolto i doni fino a martedì e giovedì avverrà la consegna: la Befana solidale del Motociclista del Moto Club Monza cambia forma, per le restrizioni anti covid, ma mantiene intatto il suo spirito. Anche senza raduno in centro città.
Monza Befana del motociclista
Monza: Befana del motociclista Fabrizio Radaelli

Hanno raccolto i doni fino a martedì e giovedì avverrà la consegna. Che sotto i duri giubbotti da biker nascondessero un cuore d’oro era risaputo: la “Befana solidale del motociclista” è alla sua edizione numero 27. Farsi fermare dalle limitazioni imposte dalla pandemia non rientrava, quindi, nei piani: non potevano lasciare le loro moto e il loro spirito di solidarietà fermi ai box.

O almeno. L’ormai tradizionale manifestazione organizzata dal Moto Club Monza “Oscar Clemencigh” cambia forma ma non sostanza per adattarsi alle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria e alle necessità delle famiglie in difficoltà.
«Sarà impossibile darci appuntamento nel cuore della città per raccogliere e poi distribuire doni da portare ai bambini ospiti di alcuni istituti della città – ha spiegato il tesoriere del club, Daniele Mattei – Ma era importante per noi riuscire a dare, comunque, il nostro contributo».

IL VIDEO DEL MOTO CLUB

Con la collaborazione dei Servizi sociali del comune di Monza è stato stilato un elenco di prodotti di prima necessità: il 7 gennaio saranno distribuiti alle famiglie in questo periodo più bisognose di aiuti. Si spazia dai pannolini e dagli omogeneizzati ai generi alimentari (pasta, olio, prodotti in scatola a lunga conservazione) fino all’abbigliamento, ai giochi per bambini e al materiale didattico.
Il Moto Club Monza ha messo a disposizione la propria struttura logistica per la raccolta e lo stoccaggio dei doni presso la sede.
«Già durante il primo lockdown – prosegue Mattei – e sempre in collaborazione con l’amministrazione comunale siamo riusciti a confezionare duecento spese solidali: del resto rientra nello statuto del club promuovere iniziative di solidarietà, dandoci da fare per chi ha più bisogno».

La prima “Befana benefica del motociclista” nasce a Milano: con il tempo numerosi altri club in tutta Italia hanno ricalcato l’iniziativa. La “Befana” organizzata dal Moto Club Monza ha sempre radunato un migliaio di motociclisti: grazie alla loro generosità si riuscivano a riempire senza difficoltà due interi furgoni di doni, che venivano poi consegnati nel corso della mattinata del 6 gennaio ai piccoli ospiti di diversi istituti cittadini – dal centro Mamma Rita a Cascina Cantalupo.

Ma l’emergenza sanitaria ancora in corso non ha modificato solo questo appuntamento: ha scombinato anche l’intero calendario di attività dell’associazione, che spera di riprendere presto a pieno ritmo: tra le altre iniziative, è in fase di elaborazione un libro dedicato alla storia del club. Fondato nel 1911, conta oggi più di 150 soci «provenienti da tutta la Lombardia: ai giovani, ventenni che corrono in pista, si affianca un gruppo d’età compresa tra i 45 e i 65 anni: tra loro – precisa Mattei – c’è chi fa ancora sport e chi in moto viaggia o partecipa ai raduni. Il tipo di moto non conta: quello che importa, e che ci unisce, è il senso di libertà che solo le due ruote ci sanno regalare».