I vigili del fuoco hanno lavorato anche nella notte, la situazione alla discarica di Mariano Comense è sotto controllo ma vigili del fuoco e Arpa riferiscono “che, data la presenza di alcuni focolai ancora attivi, non è al momento possibile prevedere in che tempi l’incendio sarà completamente domato”. Dalla Brianza martedì sono arrivati i mezzi dai comandi di Lissone , Seregno e Lazzate a dare il cambio ai lissonesi, Bovisio Masciago e Carate Brianza impegnati di notte.
Prosegue intanto l’attività di Arpa Lombardia per eventuali riscontri dal punto di vista ambientale: martedì mattina i tecnici dell’Agenzia hanno prelevato il primo filtro dal campionatore ad alto volume posizionato lunedì nell’area della discarica. “Il campione verrà inviato al laboratorio per le analisi e i risultati saranno disponibili in circa 72 ore. Il monitoraggio proseguirà almeno per altre 24 ore”, specifica una nota.
L’incendio è scoppiato lunedì nel primo pomeriggio sul fronte aperto della collina di rifiuti all’interno della discarica di Mariano: a fuoco scarti di plastica. Sabato 30 marzo si sarebbe concluso il conferimento. Secondo una prima ricostruzione, secondo quanto riporta il quotidiano La Provincia, sarebbe partito da un compattatore impegnato sulla collinetta dove la ditta milanese Ambiente Futuro da fine novembre opera per ripristinare i profili ceduti con l’arrivo di nuovi rifiuti. Non sembrerebbe un incendio doloso, le indagini sono in corso.
La colonna di fumo denso e nero è stata ben visibile in tutta la provincia di Monza e Brianza , fino a Milano, nel Lecchese (da Casatenovo) e dalla provincia di Como. Seguendo le indicazioni del sindaco di Mariano, anche i sindaci di Arosio, Giussano e Carate Brianza – Comuni limitrofi – lunedì hanno invitato a tenere le finestre chiuse e a evitare se possibile l’esposizione prolungata all’aperto.