La primavera porterà in dote al territorio di Seregno la sperimentazione del vigile quartierista, progetto ormai prossimo alla sua definizione, al quale stanno lavorando l’assessore alla sicurezza William Viganò ed il comandante del corpo della polizia locale Giovanni Dongiovanni, entrato in carica soltanto da alcuni mesi. Passaggio prodromico fondamentale da questo punto di vista è una serie di incontri, che Viganò e Dongiovanni concluderanno a breve e che hanno la finalità di mappare al meglio le esigenze.
Quartieri: le caratteristiche del progetto
«Con il comandante Dongiovanni -commenta Viganò-, ci siamo già confrontati con tutti i comitati di quartiere. Gli unici che mancano all’appello sono quelli di Santa Valeria e di San Salvatore e del Dosso, che vedremo la prossima settimana. Siamo soddisfatti, perché si è instaurato un positivo rapporto di collaborazione». L’analisi, quindi, prosegue: «Come ho già avuto modo di dire in consiglio comunale, gli approfondimenti in chiave sicurezza servono alla polizia locale anche per approntare al meglio il progetto del vigile quartierista, che pensiamo possa debuttare tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. Inizialmente è prevista una fase sperimentale, che seguirà le prime assunzioni dopo il concorso che è appena terminato, necessarie per riportare l’organico ai livelli numerici precedenti i recenti pensionamenti ed alcuni movimenti in uscita, verso Milano». Da questo punto di vista, il concorso, pensato per assegnare tre posti, ha prodotto la stesura di una graduatoria, che è composta nell’ordine da Davide Grillo, Stefano Giampaolo, Matteo Attilio Patarnello, Erika Tropea, Anna Losacco, Francesco Langella, Nicola Giordano, Claudia Sgarra, Andrea Sorrentino e Daria Schiavolin.
Quartieri: a breve un intervento in piazza Fari
«La sperimentazione -riprende l’assessore– consentirà alla popolazione di conoscere un progetto differente da quelli proposti fin qui. Ogni quartiere avrà il suo vigile, deputato a raccogliere le segnalazioni che arriveranno in centrale ed alla loro verifica. In quest’ottica, basilare sarà la collaborazione dei comitati di quartiere e dei privati, ma anche dei gruppi di controllo del vicinato, che non a caso con Dongiovanni abbiamo incontrato in una call lunedì 6 febbraio. Ricevuta la segnalazione, l’agente provvederà ad un accertamento e poi, se necessario, sarà organizzato un intervento specifico della polizia giudiziaria o della polizia ambientale, a seconda delle problematiche evidenziate». Il lavoro da fare è impegnativo: «Ci sono alcune aree che vanno monitorate. Tra queste, la piazza Fari, dove a brevissimo cominceranno le opere di demolizione dei manufatti murari, per la messa in sicurezza del comparto. I sopralluoghi per questo saranno fissati entro dieci o quindici giorni».