Anche la Brianza è scesa in piazza Santi Apostoli a Roma nel corteo degli oltre seicento sindaci (e loro rappresentanti) provenienti da ogni parte d’Italia e appartenenti ai diversi schieramenti politici. Oltre al comune di Monza erano presenti primi cittadini- o loro delegati- dei comuni di Lissone, Agrate, Seregno, Triuggio.
Una manifestazione, come hanno spiegato fonti dell’Anci “per chiedere maggiore rispetto nei confronti del ruolo e del lavoro dei primi cittadini” a fronte anche dell’ultimo caso eclatante che ha visto coinvolto il sindaco di Crema, indagato per l’infortunio di un bambino, rimasto col dito schiacciato in una porta antincendio dell’asilo”.
A rappresentare il comune di Monza è stato il vicesindaco Simone Villa che ha messo in evidenza la figura dei sindaci “in trincea” da oltre un anno e mezzo. «I primi cittadini- ha dichiarato- sia quelli delle grandi città che dei piccoli comuni in piena emergenza sanitaria hanno tenuto in piedi questo paese, contribuendo a garantire, nei momenti più duri, la tenuta sociale. Hanno combattuto, oltre che con il virus, con dpcm incomprensibili, circolari interpretative che interpretavano male se stesse, faq e ordinanze regionali, mancanza di mascherine e un piano vaccinale partito malissimo. Hanno guidato una macchina comunale che a volte sbandava e hanno coordinato i volontari, sempre pronti ad ascoltare i cittadini, soprattutto i più deboli».
Villa si è, inoltre, augurato che «la pandemia possa spazzare via il vento dell’antipolitica che Tangentopoli in poi ha soffiato forte sull’Italia». «La buona politica esiste-ha concluso- E, nella “tempesta perfetta”, è l’ancora alla quale possiamo fissare la nave. Per questo chiediamo al Governo di mettere i Comuni in condizioni di operare al meglio. Perché c’è in gioco la democrazia».