Il questore dispone dieci Daspo dopo la partita di calcio Sangiuliano City-Triestina a Seregno

I provvedimenti riguardano quattro tifosi Giuliani e sei dell'Aurora Pro Patria, giunti in Brianza per supportare i comportamenti intemperanti. Gli interessati hanno tra i 22 ed i 52 anni
Una delle fasi calde degli scontri

Marco Odorisio, questore della Provincia di Monza e Brianza, ha disposto dieci provvedimenti di Daspo (divieto di accedere alle attività sportive) a carico di altrettanti tifosi di Triestina ed Aurora Pro Patria, responsabili di comportamenti intemperanti al termine della gara valida come ritorno dei playout del campionato di serie C di calcio tra Sangiuliano City e Triestina, disputata allo stadio Ferruccio di Seregno sabato 13 maggio e vinta 2-1 dalla formazione giuliana, che così si guadagnò la permanenza nella categoria.

Questura: la ricostruzione dei fatti

Le forze dell’ordine al lavoro

La ricostruzione dei fatti ha consentito di appurare come i sostenitori delle due compagini si siano presentati nell’impianto di piazzale Olimpico, utilizzato per tutto l’arco della stagione 2022-’23 dal Sangiuliano City come sede dei suoi match casalinghi, con la chiara intenzione di dare spettacolo. Fin dalle fasi precedenti il fischio d’inizio, gli opposti schieramenti si sono affrontati a suon di accensioni di petardi, fumogeni ed artifizi pirotecnici, con il corollario di insulti, cori e minacce, con tanto di cinture ed aste, che poi sono proseguiti per l’intera gara. Dopo la vittoria ottenuta in extremis, i tifosi alabardati hanno tentato di scatenare una rissa, provando a scavalcare le balaustre e ad invadere il campo, prima di cercare di aggirare lo schieramento delle forze dell’ordine all’esterno, con la finalità di arrivare allo scontro frontale con i rivali. Il tempestivo intervento del personale in servizio a tutela dell’ordine pubblico ha consentito di bloccare quella che è apparsa una vera e propria manovra di attacco. In questo contesto, sono stati necessari varie cariche di alleggerimento ed il lancio di lacrimogeni, poiché i sostenitori del Sangiuliano City avevano mostrato l’intenzione di accettare la sfida e di affrontare la fazione avversaria. Gli ultras della Triestina erano supportati nell’occasione da quelli dell’Aurora Pro Patria, cui sono legati da un gemellaggio, arrivati da Busto Arsizio per coadiuvarli nelle intemperanze.

Questura: il merito dei provvedimenti adottati

Un’altra immagine che documenta i disordini

Nei giorni successivi, gli agenti della Digos e dell’ufficio della polizia anticrimine della questura di Monza e Brianza hanno condotto accertamenti mirati, per individuare i responsabili delle violenze, con il coinvolgimento delle squadre tifoserie delle divisioni Digos delle questure di Varese e Trieste. Al termine, i Daspo hanno raggiunto sei tifosi dell’Aurora Pro Patria (uno della durata di 8 anni, uno di 6 anni, uno di 3 anni, due di 2 anni ed uno di 1 anno), mentre altri quattro hanno riguardato sostenitori triestini (due di 7 anni, uno di 5 anni ed uno di tre anni). Le persone coinvolte, sei delle quali erano già state oggetto di Daspo in passato, hanno età comprese tra i 22 ed i 52 anni. L’aggravante della recidiva ha comportato per gli interessati l’applicazione dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in occasione delle partite della formazione del cuore nei prossimi anni. Quest’ultimo aspetto è stato convalidato dal Gip del tribunale di Monza, che ha concordato sulla gravità dei fatti.

L'autore

Seregnese, classe 1973, lavoro a “Il Cittadino di Monza e Brianza” dal 1998 e mi occupo dei paesi della Brianza Nord. Presidente del Circolo culturale San Giuseppe di Seregno tra il 2013 ed il 2019, ho curato in prima persona o partecipato alla stesura di più di una ventina di pubblicazioni, tutte riguardanti storie o personaggi della città in cui sono cresciuto e vivo.