Il Progetto Slancio conquista Milano e lancia un messaggio di speranza contro la Sla

VIDEO - Il progetto Slancio ha conquistato Milano per portare fuori da Monza le storie, i volti e le imprese dei settantuno pazienti della struttura di viale Cesare Battisti. Tanti ospiti illustri al gran serata di gala a Palazzo Cusani. L’intervento del professor Vescovi: «Speranza di cura dalle cellule staminali»
Il Progetto Slancio conquista Milano e lancia un messaggio di speranza contro la Sla

Il progetto Slancio arriva a Milano, protagonista di una gran serata di gala all’insegna dell’arte, della moda ma soprattutto della solidarietà. Nel cuore di Brera, nell’esclusiva cornice di Palazzo Cusani, Slancio ha conquistato la città per portare fuori da Monza le storie, i volti e le imprese dei settantuno pazienti malati di Sla, in stato vegetativo e in fase terminale, ricoverate nella struttura di viale Cesare Battisti.

Le parole più attese sono state quelle pronunciate da Angelo Vescovi, biologo e ricercatore, alla guida del team che ha infuso nuova speranza nelle famiglie dei malati.
«Nel 2012 abbiamo condotto il primo trapianto d cellule staminali su un uomo di 31 anni affetto da Sla – ha raccontato in video collegamento dagli Stati Uniti dove si trova in questo momento – Questa prima fase si è conclusa nel giugno di quest’anno, dopo ben diciotto trapianti effettuati. Il risultato straordinario e che ci fa ben sperare è che non sono stati rilevati eventi avversi imputabili alla procedura chirurgica o alle cellule trapiantate».

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Un risultato importante che apre nuovi spiragli e rinnova la speranza di una possibile cura contro la Sla. «Dopo tre anni e diciotto pazienti trapiantati – ha aggiunto Vescovi – il trial clinico si può considerare terminato con successo. Ora si apre una seconda fese: a breve infatti verrà depositata la richiesta per partire con una sperimentazione anche su pazienti malati di sclerosi multipla».

Novità che sono state accolte dall’entusiasmo degli oltre 350 ospiti che si sono dati appuntamento per la gran serata di gala. Tanti amici di Slancio, molti milanesi, qualche monzese e alcuni volti noti, arrivati per testimoniare il loro appoggio al progetto. Tra loro il fotografo Bob Krieger, che ha donato una sua opera, l’artista Chicco Margaroli, autrice di un’opera regalata al centro di Monza. E poi lo stilista Leone d’oro per i costumi del carnevale, Gianni Tolentino, che ha firmato un foulard d’autore messo alla lotteria, la ex prima ballerina della Scala Oriella Dorella e il principe Emanuele Filiberto.

Tra gli ospiti anche l’ex presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Franco Abruzzo, protagonista di uno dei momenti più commoventi della serata. È stato lui a consegnare nelle mani di Roberto Mauri, direttore del centro, e di Fabrizio Annaro, direttore del giornale online Il Dialogo, la tessera da giornalista pubblicista intestata a Luigi Picheca, ospite della struttura di Monza, giornalista per passione, ora regolarmente iscritto all’albo professionale.

«La struttura è costata più di 11 milioni di euro, e ne restano da pagare ancora 7 – ha spiegato Mauri – ma questo centro non è una proprietà della Meridiana ma un bene comune di tutto il territorio, per questo continuiamo a chiedere l’aiuto dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni, perché continuino ad accompagnarci in questo progetto».