Il nuovo Papa deciderà la data per Acutis, confermati a Roma 7mila giovani pellegrini dalla Diocesi di Milano

Carlo Acutis
Carlo Acutis

È stata sospesa e rinviata a data da destinarsi la canonizzazione di Carlo Acutis, prevista per domenica 27 aprile, in occasione del giubileo degli adolescenti. Una decisione che è stata ufficializzata dalla Sala stampa della Santa Sede nel giorno stesso della morte del pontefice. Si dovrà attendere la nomina del nuovo Papa che indicherà una nuova data per la canonizzazione del quindicenne, scomparso all’ospedale San Gerardo di Monza nel 2006.

Il nuovo Papa deciderà la data per Acutis, i ragazzi saranno comunque a Roma con monsignor Delpini

Resta invece confermato il programma originale del giubileo dedicato agli adolescenti. Per l’occasione sono attesi a Roma più di 7.000 pellegrini provenienti dagli oratori della diocesi di Milano. Saranno comunque a Roma per vivere il loro giubileo insieme all’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini che ha confermato la sua presenza accanto ai ragazzi. Resta invariata la preghiera della Via Lucis in programma per venerdì 25 aprile, nel giorno di inizio del giubileo degli adolescenti e l’incontro nelle piazze il giorno seguente.
I ragazzi sabato 26 aprile, al termine delle esequie di papa Francesco, varcheranno, come da programma, la porta santa in San Pietro e parteciperanno alla messa giubilare, senza il rito della canonizzazione di Acutis. Per rispetto al momento di lutto è stato annullato il momento di festa del pomeriggio di sabato 26 aprile al Circo Massimo, dove si sarebbero dovuti trovare tutti i giovani pellegrini.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.