A Monza c’è un netturbino moralizzatore che bacchetta i figli di Teodolinda sulla rete. Maleducati, incivili, trasformano l’area adiacente al centro sportivo Nei in una discarica a cielo aperto. E non le manda certo a dire Ivan Ciman, operatore ecologico monzese stufo della maleducazione dei suoi concittadini. Che martedì ha sfogato la sua rabbia su Facebook.
«Ma volete fare qualche cosa per tenere in ordine e pulito tutta la zona del Nei? – scrive sulla pagina facebook di “Sei di Monza se”, oramai andata oltre i 13mila iscritti – O devo far venire Striscia la Notizia a fare le riprese per far vedere quanto siete lerci e maleducati? E ve lo dice un operatore ecologico che passa due ore tutte le mattine a raccogliere mozziconi, lattine bottiglie buttate dai vostri figli dappertutto». Ricevendo centinaia di commenti e dimostrazioni di solidarietà.
«È da otto anni che lavoro come operatore ecologico a Monza e da un mese mi hanno assegnato la zona del Nei – ha raccontato al Cittadino il dipendente della Sangalli – è una situazione di grande inciviltà e maleducazione e alla fine mi sono stufato e ho deciso perciò di filmare e di mettere il degrado in rete. È vero, sono pagato per fare il mio lavoro e lo faccio con impegno e dedizione, ma non ammetto questi comportamenti di estrema maleducazione. Questa è mancanza di rispetto nei confronti di chi lavora onestamente».
Armato non solo di ramazza ma anche di telefonino Ivan Ciman martedì mattina ha ripreso lo spettacolo che ogni giorno ammira e che deve ripulire. «È subito uscito un dipendente del Nei che mi ha rimproverato per quello che stavo facendo – prosegue – Ma siamo ai limiti della follia. Io mi lamento per lo stato di degrado della mia città, e poi mi rimproverano perché riprendo la sporcizia che c’è in una strada pubblica. C’è totale menefreghismo da parte di tutti».
E così Ivan ogni giorno deve perciò spazzare centinaia di mozziconi, bottiglie rotte, rifiuti di ogni tipo, oltre a sacchetti della spazzatura domestica depositati nei cestini, oppure a bordo strada.
«In quell’area e in quei giardinetti non porterei neppure il mio cane – incalza – Ma quella non è la sola area degradata». Il netturbino, infatti, conferma che sono diverse le zone di Monza trasformate in enormi pattumiere. E una l’ha voluta persino riprendere e postare sulla sua pagina Facebook.
«Si tratta del parcheggio del cimitero – aggiunge – Al confine con la camera mortuaria, proprio vicino all’ingresso. Ci hanno buttato di tutto e di più, televisori e materassi».
E sfogata l’ira, Ciman torna al suo amato lavoro nella speranza che, dopo la sua arrabbiatura mediatica, i monzesi utilizzino i cestini e si rechino all’isola ecologica per gettare i rifiuti ingombranti. «Vorrei una città pulita – conclude – Maggiore rispetto da parte dei cittadini e delle istituzioni».