Il film maker Mavero debutta con il corto “121” al San Luigi di Concorezzo

Il film maker Matteo Mavero ha presentato il suo cortometraggio al cineteatro San Luigi di Concorezzo

La sua esperienza da film maker dura ormai da più di 10 anni ma la sua “prima” concorezzese si è consumata solo nei giorni scorsi. Lunedì 16 gennaio infatti, al cineteatro San Luigi la protezione del film «Il diritto alla felicità» è stata anticipata da quella del cortometraggio “121” di Matteo Mavero regista, autore e produttore concorezzese. A soli 33 anni Matteo vanta a curriculum una lunga esperienza dietro la machina da presa, soprattutto nel mondo commerciale, con importanti collaborazioni con prestigiosi marchi di moda, arricchita anche da un’esperienza in insegnamento allo Ied (Istituto europeo di design). “121” è però il suo primo passo verso una nuova fase della carriera.

Il film maker Mavero debutta e il suo percorso

«Ho iniziato a 19 anni come film maker occupandomi principalmente del mondo della moda tra Milano e Parigi – racconta -. Lo scoppio della pandemia mi ha fatto cambiare un po’ prospettiva anche perché il mondo della moda e commerciale negli ultimi anni ha subito una trasformazione con grosse interferenze anche nel processo creativo. Ho preso quindi la palla al balzo e ho aperto la casa di produzione Arteryfilm. “121” è il primo progetto della nuova esperienza. L’ho usata un po’ come banco di prova soprattutto per quanto riguarda la produzione e le risposte sono state buone».

Il film maker Mavero debutta e il successo del corto “121”

Il corto infatti, presentato per la prima volta la scorsa estate, è stato selezionato da importanti festival, vincendo diversi premi sia per la pellicola sia per la regia: «Sono contento del risultato finale – prosegue -. Quando ho scritto la storia ho pensato di utilizzare più il linguaggio visivo rispetto ai dialoghi e infatti un grande ruolo l’hanno avuto gli attori protagonisti Jonis Bashir, Sebastiano Rizzo e Martina Troni. Un ringraziamento va inoltre a Ambrafox per il materiale cinematografico e a Lucia Macale che mi ha aiutato nella produzione e per il casting».

Il film maker Mavero debutta e “gioca” in casa

Presentare una propria opera nel “cinema di casa” è stato molto emozionante per il film maker: «È stata una serata molto bella, con tanti amici che mi sono venuti a trovare, alcuni anche che non vedevo ormai da tempo. I volontari del San Luigi sono stati fantastici e un grosso plauso va all’impegno che dedicano costantemente per il cineteatro, oltre che per l’aiuto che mi hanno dato per la proiezione di “121”, che non è stato pensato per essere proiettato al cinema». La nuova casa di produzione sarà al centro dell’impegno futuro di Mavero: «Per i prossimi anni vorrei che la casa di produzione si incentri sullo sviluppo di documentari legati al mondo dell’arte. Un passione che nutro da anni ormai. Ora stiamo seguendo due pittori, tra cui Valerio Adami e per quest’anno dovrebbero uscire i primi due lavori per cui sto seguendo la regia. Per quelli futuri preferirei invece concentrarmi più sul lato della produzione e sviluppare idee di altri. Magari poi, tra qualche anno, si potrà pensare di passare ai lungometraggi».