Il dialetto brianzolo arriva sino in Africa per dare una mano ad Amico Senegal

Sabato 26 novembre, alle 21, al teatro Villoresi, andrà in scena la commedia “La me tusa la spusa un teron”. Assistere allo spettacolo è un modo per aiutare la onlus monzese che aiuta le suore che si occupano di orfanotrofio e scuole materne ed elementari a Oussouye e Cabrousse.
Volontari e simpatizzanti di Amico Senegal onlus
Volontari e simpatizzanti di Amico Senegal onlus

Anche un sorriso può dare una mano. La onlus Amico Senegal lo propone a teatro, con la compagnia dialettale “Trii Gatt al ciar de Luna”. Tappa dopo tappa, viaggio dopo viaggio, da quel primo obiettivo del 2006 di fornire un aiuto ai problemi quotidiani delle religiose che si occupano di orfanotrofio e scuole materne ed elementari a Oussouye e Cabrousse, nella regione Casamance, nel sud del Senegal, l’associazione è arrivata sino ad oggi, con oltre 400 bambini e ragazzi sostenuti a distanza, un orfanotrofio trasformato in un luogo accogliente per una sessantina di bambini, una scuola materna, il miglioramento dei reparti maternità e dei presidi di pronto soccorso della zona così che le donne possano partorire assistite da personale preparato.

È solo una parte di quanto fatto in questi dieci anni di vita da “Amico Senegal”. L’impegno dei volontari non si ferma mai. E sono due i progetti che la onlus ha programma per il 2017. Con “Adotta una mamma” i volontari pensano a tutte quelle donne che non si rivolgono alle suore per la maternità, con la volontà di definire un certo numeri di parti pre-pagati, per il sostegno a distanza di quelle gestanti che non possono permettersi le visite. L’altro progetto è “Cresciamo insieme”, che punta ad aiutare i bambini di ieri della scuola materna.

Oggi sono adolescenti, ma non hanno la possibilità economica di continuare a studiare o anche solo di proseguire in scuole professionali. “Amico Senegal” vuole continuare a pensare a loro, con un sostegno a distanza. I volontari non dimenticano neppure il nuovo appello delle suore: l’orfanotrofio di Cabrousse è divenuto troppo piccolo. Gli spazi non bastano ad accogliere tutti i bambini e l’associazione sta valutando un possibile ampliamento.

Sarà possibile dare un contributo a tutto questo sabato 26 novembre, alle 21, al teatro Villoresi, dove andrà in scena la commedia dialettale “La me tusa la spusa un teron”. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare allo 039.20.21.551 (famiglia Sormani) o allo 039.83.63.91 in orario serale (famiglia Ripamonti) o scrivendo a info@amicosenegal.it.