Il brianzolo Michele Farina fra i 33 “esempi civili” premiati da Sergio Mattarella

C’è anche il giornalista Michele Farina, che ha esordito nel giornalismo al Cittadino, tra gli “esempi civili” che saranno premiati da Sergio Mattarella il 29 novembre: il riconoscimento per l’impegno nell’assistenza all’Alzheimer.
Mattarella a Milano per l’inaugurazione dell’anno accademico della Milano Bicocca
Mattarella a Milano per l’inaugurazione dell’anno accademico della Milano Bicocca

C’è anche il giornalista brianzolo Michele Farina, 57 anni, tra gli “esempi civili” che saranno premiati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 29 novembre. Il Quirinale ha diffuso la lista dei 33 riconoscimenti dello Stato la mattina del 13 novembre.

Sono altrettante onorificenze al merito della Repubblica italiana “a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità, del diritto alla salute e dei diritti dell’infanzia” scrive la presidenza, che aggiunge: “Il Presidente Mattarella ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani”.

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Tra loro, appunto, Michele Farina: giornalista del Corriere della Sera oggi impegnato nella redazione esteri, ha viaggiato a lungo nel mondo diventando anche uno dei pochi testimoni dal vivo del processo a Saddam Hussein, l’unico italiano. Nato a Milano ma cresciuto nella Brianza monzese, dove risiede, ha mosso i suoi primi passi nel giornalismo al Cittadino di Monza, a soli 13 anni.

Il brianzolo Michele Farina fra i 33 “esempi civili” premiati da Sergio Mattarella
L’intervento di Michele Farina al Meeting del 2017

La cerimonia di consegna delle onorificenze si svolgerà al palazzo del Quirinale il 29 novembre 2021 alle 11. Il riconoscimento a Farina non deriva dalla sua professione giornalistica ma sarà ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana “per il suo generoso e appassionato impegno a favore della tutela della dignità e dei diritti dei malati di Alzheimer”.

Negli ultimi anni infatti, sulla scorta dell’esperienza della malattia della madre, ha scritto il libro “Quando andiamo a casa?” in cui racconta “l’Italia dell’Alzheimer” attraverso le vicende di pazienti, famiglie, operatori, ricercatori, strutture, associazioni. Ha quindi fondato l’associazione “Alzheimer Fest” (a Milano) con l’obiettivo – ricorda il Quirinale – “di rappresentare tutte quelle realtà legate alla cura dell’Alzheimer e di sollecitare riflessioni sulla dignità e sui diritti dei malati. L’Associazione organizza ogni anno l’Alzheimer Fest, una festa nazionale dell’Alzheime” con spazi di dialogo, informazione, scambi di esperienze.