Il 25 aprile celebrato il 24, l’Anpi attacca: retromarcia del sindaco a Besana

L'associazione partigiani parla di "celebrazione farsa", Pozzoli risponde di aver pensato a una maggiore partecipazione.
BESANA   SINDACO EMANUELE POZZOLI
BESANA SINDACO EMANUELE POZZOLI Attilio Pozzi

“L’Anpi non parteciperà alla celebrazione “farsa” del 24 aprile e invita la cittadinanza a fare altrettanto”. Così le sezioni Anpi Triuggio – Alta Brianza Est e Monza e Brianza dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia hanno risposto all’amministrazione comunale di Besana dopo aver ricevuto l’invito per le celebrazioni per il 77esimo anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, inizialmente programmate in città per domenica 24 aprile e non lunedì 25 aprile.


In un comunicato, l’Anpi ha condannato la scelta dell’amministrazione comunale, accusando il sindaco Emanuele Pozzoli, la giunta e la maggioranza “di non riconoscere la Festa della Liberazione e di relegarla ad una “formalità” da assolvere in qualche modo”. “È grave, evidente ed oggettiva la scelta, di cui il sindaco si è assunto la responsabilità, che vede la città di Besana, per la prima volta nella storia ed unica dei comuni della provincia di Monza e della Brianza, delegittimare il 25 aprile”, hanno sottolineato Simone Pulici e Fulvio Franchini, rispettivamente presidente della sezione Anpi Triuggio – Alta Brianza Est e di Anpi Monza e Brianza.

“È grave e doloroso”, hanno aggiunto, “che questa scelta sia stata fatta oggi in un momento storico particolarmente tragico, segnato dal dramma della guerra, dove la Festa della Liberazione è anche un momento simbolico di pace”. Per questa “evidente e oggettiva forzatura istituzionale”, l’associazione nel comunicato ha invitato “i cittadini e le cittadine, tutte le forze democratiche, le realtà associative e sindacali a ritrovarsi presso il monumento ai caduti di piazza Corti nel giorno che lo Stato italiano ha stabilito per legge” e non nel giorno precedente. Richiesta e accuse, particolarmente forti, a cui l’amministrazione Pozzoli ha risposto con “eleganza” e apertura al dialogo, posticipando di un giorno le celebrazioni per il 77esimo anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

“Avevamo deciso di anticipare il momento istituzionale alla domenica per consentire ad un maggior numero di besanesi di prendervi parte”, ha spiegato il primo cittadino. “Personalmente, presenziare la domenica o il lunedì non cambia nulla e avremmo potuto confrontarci su questo aspetto meramente organizzativo serenamente sentendoci, anche per email, come successo la scorsa settimana. Con serenità e volontà di dialogo, invito Anpi a riflettere, sull’uso all’apparenza necessario della polemica intorno al 25 aprile. Negli anni questo atteggiamento, ha fatto percepire alla grande maggioranza degli italiani il 25 aprile come una festa di parte. Viviamo un tempo che ci impone calma, buonsenso e collaborazione”, ha concluso.