Sarebbe un trentenne con un doppio passaporto, del Bangladesh e del Canada, Tamim Chowdhury, il presunto mandante della strage di Dacca del primo luglio scorso nella quale hanno perduto la vita 9 italiani tra i quali il vedanese Claudio Cappelli. L’uomo, latitante, sarebbe il leader di un gruppo ultra- islamista, Jamaat-ul-Mujaheddin Bangladesh, o Jmb, al bando dal 2005, ritenuto responsabile di decine di omicidi di stranieri o esponenti delle minoranze religiose bengalesi.
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Secondo la polizia bengalese sarebbe uno degli organizzatori della strage nella quale persero la vita venti persone, diciotto delle quali straniere, tra cui ben nove italiani. Da tre anni, secondo le indagini, dopo aver lasciato il Canada, si sarebbe dedicato a radicalizzare i giovani musulmani più ortodossi, finanziandone addestramento ed equipaggiamento e impartendo loro istruzioni per colpire.