«Sono sicuro che la pizza più Buona della Galassia Conosciuta vi vaccinerebbe almeno dal virus dell’odio»: così Nico Acampora, fondatore del progetto PizzAut, un locale a Cassina de’Pecchi, nel Milanese, gestito da ragazzi con autismo, risponde alle offese ricevute sui social dai no vax.Ad Acampora è stato dato del “delinquente’ e del ’servo”, perché nei giorni passati «siamo stati – racconta sui social – con i ragazzi di PizzAut al centro vaccinale di Monza, abbiamo fatto le pizze per medici ed infermieri, per dire loro grazie e per sostenere la campagna vaccinale». «Devo dirvi, cari odiatori da tastiera, che sono disponibile – scrive Acampora su Facebook – a confrontarmi con voi in qualsiasi momento, che sono disponibile a parlare di diritti e di doveri, che posso dialogare sui contenuti, sulle contraddizioni, che posso capire il timore di una compressione di diritti democratici…che sono disponibile ad accogliere qualsiasi vostra critica ed anche tutte le vostre offese personali…ma non posso in nessun modo accogliere le offese ai ragazzi di PizzAut, loro non lo meritano».
«Devo essere sincero il vostro eccesso di livore mi spaventa ma non mi turba…sono disponibile – conclude – ad offrire una pizza anche a voi, all’aperto con il nostro truck food e rispettando le norme».