Sono 278 i profughi ucraini ufficialmente registrati a Seregno fino giovedì 7 aprile, che hanno trovato ospitalità in città dopo aver lasciato la loro nazione in guerra a seguito dell’invasione russa, ma il sindaco Alberto Rossi ha comunicato che altri venti sono in attesa di regolarizzare la loro posizione. Di questi 278, gli adulti sono 150 di cui 18 maschi e 132 femmine, e 128 minori, di cui 64 maschi e 64 femmine. Di questi nuovi arrivi per 116 si tratta di ricongiunzioni familiari e 162 di loro con accoglienza solidale: comune, comunità pastorale, terzo settore e privati.

Per i 128 minori dall’inizio di marzo, la comunità ucraina seregnese, di cui è portavoce Oksana Kolotynska e con lei Viktoiia Makhomed, Natalia Zabotina, Yuliia Tskhmeister, unitamente alle volontarie Natasha Stefanets, Oksana Grechko, Natalia Goroshko e Inna Ivanenko, nei locali della scuola Rodari di via Pacini, dalle 14 alle 18, svolgono attività didattica sia per i ragazzi appena giunti in città per far loro apprendere la lingua italiana, sia per far apprendere l’ucraino ai bambini nati nel nostro Paese. Un’attività molto preziosa che aiuta soprattutto i nuovi arrivati ad inserirsi nella comunità locale. In aggiunta al momento scolastico, una ventina di società sportive locali hanno aperte le porte ai ragazzi ucraini appena arrivati offrendo loro di praticare la disciplina di loro gradimenti o per la quale si sentono più portati.
La Salus ginnastica, come primo evento dei festeggiamenti dei suoi 120 anni di fondazione e attività, lunedì 4 aprile ha accolto la richieste di due bimbe giunte in città, da pochi giorni, di voler continuare a svolgere attività di ginnastica. Ad ricevere Veronica Smolianinova, 4 anni e Solomiia Yatsko, 6 anni, c’era il presidente Giancarlo Allegria e le istruttrici Martina Balotelli e Valentina Di Bella, e tante altre bimbe della palestra di via D’Azeglio.
L’associazione locale “Un gesto per loro onlus” di viale Tiziano, grazie alla disponibilità del suo presidente Giancarlo Cavalli, che ha messo a disposizione un appartamento in via San Carlo, ha dato ospitalità ad una famiglia proveniente da Nizhin, una cittadina a 100 chilometri da Kiev, a nord est, nella regione di Chernivtsi.
È la famiglia Patskan, composta da mamma Valentina e dai figli Marianna, 24 anni con la figlia Sasha, 6 anni, Ruslana, 16 anni e Anton 13 anni.
“Ho offerto questa opportunità a questa famiglia – ha detto Cavalli – in quanto conoscevo da anni Ruslana che fino al 2019 era ospite a Seregno durante i mesi estivi all’oratorio san Giovanni Bosco del Credo, coi ragazzi provenienti dalla zona di Chernobyl. Con lei ero rimasto in contatto, quando è scoppiata la guerra ho subito chiamato e ho chiesto se intendevano lasciare la loro nazione: li avrei ospitati. E così è stato. Dopo tante traversie sono arrivati a Seregno il 28 marzo. Mi ero recato a prendere questa famiglia all’autogrill di Desenzano, punto di ritrovo del bus del comune di Genova e della Misericordia, proveniente dalla Polonia”.
L’associazione “Un gesto per loro” continua senza interruzione l’impegno a sostegno dei minori e profughi ucraini. Finora sono stati consegnati alimenti, pannolini e prodotti per l’igiene alla Caritas Ambrosiana di Seveso per il sostegno di profughi già giunti in quel Comune e dintorni. Ha consegnato alimenti e pannolini al centro operativo Cisom (centro soccorso italiano Ordine di Malta) di Besana Brianza, partiti con destinazione i confini di Ungheria e Romania. Sostiene e tiene contatti con la fondazione pro-infanzia di Chernihiv, in piena zona di guerra, continua nell’operazione di raccolta di viveri, farmaci, coperte con la speranza di un prossimo cessate in fuoco. Consegnati viveri e coperte al punto di raccolta del comune di Seregno per la spedizione verso Leopoli organizzata dal don Orione. Per dare un aiuto o per richiedere aiuto, telefonare al 335 7252378. Iban per donazioni:IT10L0306909606100000016958,la donazione è detraibile al 30% nella prossima dichiarazione dei redditi.