Seregno, il sindaco Rossi sull’ospedale: «Le forze politiche lavorino insieme»

Il primo cittadino ha comunque smentito che vi siano atti ufficiali per la chiusura del nosocomio, come da indiscrezioni circolate negli ultimi giorni
Seregno ospedale trasferimento servizi
La visita di amministrazione ed Asst, avvenuta nel mese di gennaio, alla Casa di Comunità

Il tema del futuro dell’ospedale è inevitabilmente all’ordine del giorno dell’agenda politica a Seregno. «Al momento, non ci sono atti che certifichino la decisione di chiudere definitivamente il polo-spiega il sindaco Alberto Rossi, smentendo le voci circolate negli ultimi giorni-. Siamo ancora in una fase di valutazione, alla quale poi inevitabilmente dovrà seguire una scelta». Il primo cittadino entra quindi nel merito: «La questione vera è che la ristrutturazione è molto costosa. Far ritornare qui i servizi della sanità pubblica richiede investimenti corposi ed importanti. I 5 milioni di euro stanziati inizialmente non bastano per la degenza. Il decisore dovrà capire se è meglio investire su qualcosa di nuovo oppure su qualcosa di vecchio e comunque già adattato. La forbice economica è molto ampia, ma non è detto che debba essere per forza di cose adottata la soluzione meno dispendiosa».

Ospedale di Seregno: un problema non solo locale

Rossi lancia poi un appello: «Le forze politiche, come sollecitato dall’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale e da quello approvato dal Consiglio provinciale, dovranno lavorare insieme, a vantaggio della causa comune, in modo trasversale. Da questo punto di vista, ho incontrato da poco Alessia Villa, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, e sono fiducioso che anche in Regione ci si possa muovere in questa ottica. Il problema, del resto, non è solo seregnese, poiché l’utenza prima era in misura ridotta locale, misura quantificabile in non più del 30 per cento».

L'autore

Seregnese, classe 1973, lavoro a “Il Cittadino di Monza e Brianza” dal 1998 e mi occupo dei paesi della Brianza Nord. Presidente del Circolo culturale San Giuseppe di Seregno tra il 2013 ed il 2019, ho curato in prima persona o partecipato alla stesura di più di una ventina di pubblicazioni, tutte riguardanti storie o personaggi della città in cui sono cresciuto e vivo.