Giussano: successo per ArteInsieme con i bambini dall’Ucraina

I laboratori integrativi artistici hanno visto la partecipazione di una ventina di giovani: l’evento sabato pomeriggio, in Villa Sartirana, organizzato dal comune di Giussano in collaborazione con l’associazione ArteInsieme Angelo Bartesaghi.
laboratori ucraini Giussano
laboratori ucraini Giussano Jennifer Caspani

Il gioco, l’arte e il divertimento come strumento per attenuare l’orrore della guerra e per favorire l’integrazione nella nuova comunità di Giussano. Sabato pomeriggio, in Villa Sartirana, il comune di Giussano in collaborazione con l’associazione ArteInsieme Angelo Bartesaghi ha organizzato un momento destinato ai bambini profughi dell’Ucraina.

I laboratori integrativi artistici hanno visto la partecipazione di una ventina di giovani e giovanissimi fuggiti dalla guerra. Insieme con le famiglie ospitanti, bambine e bambini, ragazze e ragazzi, accompagnati dai genitori, hanno preso parte a un momento di creatività artistica con la possibilità di disegnare, pitturare e creare forme e soggetti ispirati dalla fantasia. Un pomeriggio che ha avuto come obiettivo quello di favorire l’integrazione di chi è stato colpito da un evento devastante che ha sconvolto la quotidianità.

Giussano: successo per ArteInsieme con i bambini dall’Ucraina
laboratori ucraini Giussano

“Un appuntamento che, grazie al supporto ricevuto dai volontari dell’associazione ArteInsieme, valuteremo in quali modalità ripetere sul territorio comunale”, ha dichiarato Sara Citterio, assessora con deleghe alla Cultura e alle Pari opportunità, presente ai laboratori.

“Il comune di Giussano ha provveduto all’acquisto di tutto il materiale e ad attivarsi per fare in modo che questo momento di integrazione potesse essere realizzato il prima possibile. I numeri della partecipazione hanno superato le nostre attese e questo dimostra come i giovani profughi ucraini abbiano voglia di ritrovarsi insieme nella nuova comunità ospitante. A noi il compito di offrire occasioni di divertimento e socialità”, ha concluso Citterio.