Giussano, rubano la statua della Madonnina e lasciano al suo posto una bottiglia di vino

Teatro dell'accaduto è stato il parco urbano intitolato ad Oriana Fallaci. La notizia è stata rilanciata tramite i social da Sisto Polito, presidente della Pro Loco
Giussano 2025 parco Fallaci statua Madonna
La bottiglia ritrovata al posto della statua della Madonna

Non c’è pace per i simboli religiosi. Dopo il furto della croce dalla statua di San Giovanni Paolo II in piazza Concordia a Seregno, scoperto domenica 24 agosto, ma risalente almeno a qualche giorno prima, nella notte tra lunedì 1 settembre e martedì 2 settembre ignoti hanno rubato la statua della Madonnina nel parco urbano “Oriana Fallaci” di Giussano, sostituendola con una bottiglia di vino.

Parco Fallaci: Facebook ha rilanciato la notizia

L’accaduto è stato denunciato tramite la sua pagina personale di Facebook e ripreso dalla pagina di Facebook “Sei di Giussano se” da Sisto Polito, presidente della Pro Loco Giussano, che ha corredato con un paio di fotografie il suo post, in calce al quale i commenti si sono moltiplicati in pochissimo tempo.

Parco Fallaci: l’amarezza di Sisto Polito

«Sono stato avvertito dell’accaduto da una donna -racconta Polito-, che ogni giorno andava sul posto e provvedeva alla pulizia dell’area. Per lei non trovare la statua è stato un trauma e si è comprensibilmente messa a piangere. L’ho quindi raggiunta e, con la Polizia locale, abbiamo poi effettuato un sopralluogo nella zona, ma purtroppo della statua non c’era traccia». L’amarezza a questo punto si prende la scena: «Credo si sia trattato di un atto vandalico. La Madonnina era in gesso e già in passato era stata riparata, dopo essere stata danneggiata. Il suo valore era più che altro affettivo. Noi della Pro Loco abbiamo un po’ adottato la sua grotta e ce ne siamo presi cura. Dispiace per l’episodio. Presenterò una denuncia ai carabinieri e spero che le immagini della videosorveglianza, che la Polizia locale sta vagliando, possano essere utili ad individuare il responsabile».

L'autore

Seregnese, classe 1973, lavoro a “Il Cittadino di Monza e Brianza” dal 1998 e mi occupo dei paesi della Brianza Nord. Presidente del Circolo culturale San Giuseppe di Seregno tra il 2013 ed il 2019, ho curato in prima persona o partecipato alla stesura di più di una ventina di pubblicazioni, tutte riguardanti storie o personaggi della città in cui sono cresciuto e vivo.