Pomeriggio di autentica follia sabato 11 gennaio a Paina di Giussano, dove alla luce del sole ed a pochi metri dalla chiesa parrocchiale, uno dei luoghi maggiormente frequentati dell’intera frazione al confine con Seregno, si sono verificate due aggressioni, entrambe con vittime altrettanti minorenni, uno dei quali è addirittura svenuto ed è stato trasportato per le cure del caso all’ospedale di Desio. Protagonisti in negativo della scorribanda sono stati i componenti di un gruppo di ragazzi, a loro volta giovanissimi, che hanno preso di mira i coetanei.
Paina: i dettagli dell’aggressione
«Hanno cominciato a millantare scuse per attaccate briga -ha spiegato a posteriori M.F., residente proprio a Paina, l’adolescente che ha avuto la peggio dal punto di vista fisico-. Ho capito subito che accampavano pretesti per accendere una miccia tra me e loro ed ho cercato di mantenere la calma, nel tentativo di evitare che la situazione precipitasse». Tentativo che però è risultato vano, con l’unica consolazione probabilmente che le conseguenze avrebbero potuto essere più gravi di quelle, comunque serie, che si sono concretizzate. «Erano in quattro -ha ripreso il suo racconto la vittima-: due li conosco e so che non è la prima volta che si comportano in questo modo. A loro piace fare i bulletti, insomma. Mi hanno picchiato fino a farmi cadere ed ho anche sbattuto la testa al suolo, tanto da riportare un’emorragia cerebrale». Emorragia cerebrale che è andata a sommarsi a contusioni varie: «Il referto medico parla di una microfrattura alla mascella destra ed un’infrazione al naso, con il corredo di vari dolori intercostali. Per qualche giorno ancora dovrò inoltre portare un collarino». Il minorenne si è concentrato quindi sulla sorte avuta dall’amico che era con lui: «Lo hanno a sua volta aggredito e malmenato e, come me, anche lui è stato gettato a terra. I quattro gli hanno rubato il borsello ed il capello che erano nella sua disponibilità».
Paina: l’appello a trovare rimedi contro la violenza
I due giovani picchiati hanno poi presentato una denuncia ai carabinieri, per segnalare l’accaduto, nella speranza che i responsabili di quanto hanno subito siano rintracciati e non possano più ripetere in futuro azioni del genere. «Aggiungo solo -ha concluso la vittima, che ha scelto di raccontare e rendere pubblica la sua disavventura– che penso che sia il momento di intervenire, affinché in Brianza in particolare ed in Lombardia più in generale vengano fermati questi comportamenti, che sono aggressivi e pericolosi per chi li deve affrontare. Fa specie che tutto si sia verificato sul piazzale della chiesa parrocchiale di Paina ed in pieno giorno, non a tarda sera alla stazione centrale di Milano, dove probabilmente certi episodi rientrano nella normalità delle cose. Per noi non è stata senza dubbio una bella esperienza».