Giussano, felicità a Paina per il ritrovamento della reliquia di San Lorenzo

Il simbolo sacro è ricomparso sull'altare della chiesetta di via Corridoni mercoledì 30 agosto, in serata. Non si sa chi l'avesse prelavato in precedenza
L’immagine di Gesù Bambino, contenuta nell’antica reliquia

A Paina si grida al miracolo. La reliquia di San Lorenzo, scomparsa lo scorso mese dall’altare dove giaceva da anni, è tornata a illuminare la chiesetta di via Corridoni. «Mercoledì 30 agosto, in serata, la signora che si occupa della chiusura della chiesa ha trovato la reliquia al suo posto, sull’altare. Siamo davvero felici. Chiunque l’abbia rubata, e riportata al suo posto, è perdonato. L’ipotesi più probabile è che sia stato un malato che ha voluto tenere nascosta la sua condizione», ha spiegato Augusta Galimberti, referente del rione. Questa reliquia, che da decenni è custodita con amore e devozione nella chiesetta, rappresenta un legame profondo con la storia e la spiritualità della comunità. Si narra che questo simbolo sacro, scolpito a mano in legno e contenente un’immagine di Gesù Bambino con la croce e tre dita distese simbolo della trinità, abbia origini risalenti ai tempi della peste, nel 1600. Un segno di devozione creato per ringraziare di essere sopravvissuti a quel periodo difficile. «La reliquia è preziosa non per il suo valore materiale, ma per il suo significato religioso. Proviene da un ex lazzaretto e porta con sé la storia di sopravvivenza durante tempi oscuri», ha sottolineato Galimberti.

San Lorenzo: la sparizione era stata scoperta il 10 agosto

La mancanza della reliquia è stata scoperta lo scorso 10 agosto, giorno di San Lorenzo, quando i fedeli si sono riuniti per la recita del rosario nella chiesetta. In quell’occasione è stata notata l’assenza del simbolo sacro. «Non sappiamo se sia stata rubata proprio in quei giorni, ma è certo che non si trovava più nella chiesetta», ha riferito la referente. La reliquia, presente sull’altare della chiesetta di San Lorenzo da oltre trent’anni, ha avuto un ruolo particolare nelle vite di molti abitanti del rione. La tradizione narra che questa reliquia abbia un potere miracoloso: parecchi anni fa avrebbe salvato la vita a un residente malato di cancro. Dopo aver portato la reliquia a casa sua per alcuni giorni, miracolosamente si dice che sia guarito. Questa storia ha diffuso il conforto e la speranza tra i concittadini malati nel corso degli anni. Oggi, la reliquia di San Lorenzo torna a illuminare la chiesetta di Paina, portando con sé la sua storia di fede, speranza e guarigione. Un ritorno che riempie di gioia i residenti e rafforza il legame spirituale e comunitario che perdura da generazioni. «Lunedì 4 settembre, in occasione della Messa di San Lorenzo potremo nuovamente baciare la reliquia, come da tradizione. Il suo ritrovamento è una notizia che ci riempie di gioia», ha concluso Galimberti.