Giovannini d’oro a Monza, i premi e la targa ai soccorritori per caso Zica e Roitberg

Nella mattina di sabato 24 giugno, per la patronale, le benemerenze civiche: due targhe speciali per un salvataggio in strada.
Monza: Giovannini d'oro 2023
Monza: Giovannini d’oro 2023 Fabrizio Radaelli

Il significato più profondo delle onorificenze civiche non va cercato nel riconoscimento per l’impegno con cui i premiati si dedicano al lavoro o al volontariato: è costituito dall’insegnamento che rivolgono alla città. Lo ha affermato oggi il sindaco di Monza Paolo Pilotto nel consegnare il Giovannino d’oro. I benemeriti, ha spiegato sotto i portici dell’Arengario, con il loro esempio rappresentano una sorta di antidoto e di vaccino messo in campo contro chi sbaglia o commette violenze.

Partendo dall’umiltà della vita quotidiana, ha proseguito, hanno fatto «qualcosa di grande che tiene insieme la comunità» e, proprio per questo, sono un incoraggiamento «ad andare avanti a fare bene il proprio mestiere, qualunque sia» perché il valore «si irradia». «Oggi per noi è una giornata di grazia grandissima – ha aggiunto Pilotto – impariamo da loro a fare bene là dove dobbiamo stare, che sia un letto di ospedale o un ufficio importante».

Giovannini d’oro a Monza: tutti i premiati

Il sindaco ha consegnato il Giovannino ad Antonella Inga, la sportiva paralimpica che nel 2016 con il marito ha fondato l’asd Free Moving, l’associazione per persone con disabilità visive, con cui ha partecipato a numerose competizioni e nel 2022 ha conquistato il titolo italiano di salto in lungo indoor. Pietro Sciancalepore, come ha ricordato il sindaco, è stato «un grande bidello» e in cinquant’anni di attività, di cui gli ultimi otto come volontario, ha visto crescere generazioni di scolari della ex Tommaseo, della Rodari e della Raiberti. «La scuola è la mia vita – ha ringraziato commosso – i bambini mi hanno aiutato a superare il dolore per la perdita di mia moglie».

Enrico Rossi, con le riproduzioni fedeli di 22 edifici storici della città realizzate con gli stuzzicadenti, contribuisce «alla divulgazione della storia» di Monza. Per decenni è stato volontario dall’Avis e dell’Aido. Roberto Tosetti ha ritirato il Giovannino attribuito alla memoria dello zio Ernesto Galimberti, artista e docente per oltre cinquant’anni della scuola Paolo Borsa, autore dell’opera che al cimitero di San Fruttuoso ricorda Lea Garofalo.

Il premio Corona Ferrea è andato al corpo degli alabardieri del Duomo, fondato nel 1773 a difesa dell’arciprete, oggi custode della testimonianza della storia religiosa e culturale della città.

Giovannini d’oro a Monza: il salvataggio in strada

La commissione ha assegnato una targa speciale a Giuseppe Zica e Pablo Roitberg che il 30 settembre 2022 hanno salvato la signora Angela Cazzaniga, colta da un malore in strada, praticandole il massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. «Non potevamo far finta di niente – hanno detto – abbiamo fatto quello che dovevamo fare». «Non è scontato non voltarsi dall’altra parte – ha commentato il primo cittadino – oggi è più facile che qualcuno prenda a calci chi è a terra invece di fermarsi ad aiutarlo. Noi stiamo con chi ha bisogno».

La cerimonia è stata aperta e chiusa dai brani suonati dal gruppo musicale Sarabanda del Cederna mentre durante la mattinata l’attenzione di chi passava da piazza Roma è stata attirata dal grande Tricolore issato sulla scala di un mezzo dei Vigili del fuoco inaugurato oggi.