Digitando “Monza”, sull’Atlante compilato per l’Italia compaiono otto risultati. Meglio: otto episodi, classificati come “stragi naziste e fasciste” compiute in città tra il 1943 e il 1945, in cui sono morte diciannove persone. Le schede, che diventano ventidue con un carico complessivo di quarantuno vittime allargando il campo d’indagine a tutta la provincia brianzola, sono accompagnate da una breve descrizione, classificano la matrice della strage, riportano il numero di vittime e alcune informazioni di contesto (data, modalità di uccisione, violenze connesse, tipo di massacro, presunti responsabili).
Giorno della Memoria 2025: le stragi e le vittime a Monza
Sulla mappa monzese dell’orrore piazza Trento e Trieste con la fucilazione, l’8 novembre 1944, di Alberto Centemero e Giuseppe Paleari (già torturati nell’allora Casa del fascio di via Passerini) e via Pellico con la strage del 15 marzo 1945, che è costata la vita a cinque uomini (Pietro Colombo, Luigi Dell’Orto, Angelo Inzoli, Giuseppe Malfasi e Gianfredo Vignati) fucilati “per rappresaglia” in seguito “all’omicidio di Fritz Bachl, maresciallo dell’aviazione” ucciso quello stesso giorno nella vicina via Buonarroti.
Giorno della Memoria 2025: le stragi e le vittime in Brianza
E poi le stragi di Arcore e di Desio, di Aicurzio e di Seveso, di Muggiò e di Nova Milanese: l’Atlante delle stragi è uno strumento di ricerca messo a punto da una commissione storica congiunta promossa nel 2009 dai governi della Repubblica italiana e della Repubblica federale tedesca, in collaborazione con Anpi e con l’Insmli – Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia. Attualmente compaiono nel database 5.893 episodi e i nomi di 24.445 vittime.
Giorno della Memoria 2025: 384 deportati brianzoli e le pietre d’inciampo
Sono invece 384 i deportati brianzoli che non hanno più fatto ritorno a casa tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945. Per loro vengono posate le pietre d’inciampo.