Meno cartelli e più iniziative per la sensibilizzazione dei padroni di cani. Paolo Piffer (Primavera Monza) promuove la raccolta di firme – insieme al gruppo Facebook, “Monza a 4 zampe” – per far impegnare l’amministrazione a prendere provvedimenti più concreti a favore dei padroni di cani (circa 10 mila persone a Monza): in poche settimane sono già state raccolte più di 500 firme che saranno presto portare all’assessore alle Opere pubbliche Antonio Marrazzo.
La recente iniziativa del Comune di installare dei cartelli nelle aree verdi pubbliche con la scritta “Divieto di accesso ai cani” non è piaciuta a Piffer e soci. Ma anche i cittadini pare che non facciano molto caso ai nuovi divieti. «Non siamo concordi sull’efficacia dei cartelli come deterrente alla maleducazione e all’inciviltà di alcuni proprietari – scrivono nella petizione – che penalizza chi si è sempre comportato nel rispetto delle leggi e arriva alla soglia del maltrattamento e togliendo agli stessi la possibilità di camminare, correre e giocare tra il verde cittadino». E propongono: «Nelle aree cani andrebbero messi distributori sacchetti, sanzioni a chi viene sorpreso a non raccogliere ma anche a chi non ha con sé i tre sacchetti e chiediamo la presenza di più cestini». Tuttavia i cartelli installati dal Comune sembrano non sortire alcun effetto sui cittadini: chiunque può verificare, infatti, come tale divieto – soprattutto in zone vocate al “pascolo” dei cani (come ai Boschetti, per esempio) – sia disatteso. I proprietari dei cani passano a pochi metri dai cartelli in compagnia dei quattrozampe, senza porsi il problema del nuovo divieto. Solo qualcuno getta l’occhio sul cartello, ma diventa solo un argomento di discussione con i compagni proprietari di cani che si ritrovano nella aree verdi.