Fondazione Rovati, dentro la nuova sede di corso Venezia a Milano

Lo storico palazzo di corso Venezia 52 a Milano della famiglia Rovati ha finalmente aperto le sue porte. Ospita la sede della Fondazione.
Fondazione Rovati Giardino e padiglione foto Giovanni De Sandre per Fondazione Luigi Rovati
Fondazione Rovati Giardino e padiglione foto Giovanni De Sandre per Fondazione Luigi Rovati

Lo storico palazzo di corso Venezia, 52 a Milano, di fronte ai Giardini Indro Montanelli, acquistato dalla famiglia Rovati ha finalmente aperto le sue porte. Un luogo di grande bellezza nel centro del capoluogo lombardo, arricchito di un rigoglioso giardino con oltre venti specie vegetali differenti, che ospita la Fondazione Luigi Rovati, intitolata al medico, ricercatore e imprenditore farmaceutico che nel 1961 fondò a Monza Rotta Research Laboratorium, una biotech anticipatrice, eccellenza internazionale nella ricerca scientifica e nello sviluppo di nuovi farmaci. Rovati, classe 1928, era un uomo lungimirante, ma aveva una grande passione per il mondo classico.

Fondazione Rovati: «Collezionare lo aiutava nella ricerca»

Mio padre ci ha insegnato il valore della bellezza coniugato con la cultura – ha ricordato il figlio Lucio, presidente emerito della Fondazione e Presidente di Rottapharm Biotech all’inaugurazione della sede – Era un appassionato collezionista. Collezionare lo aiutava nella ricerca, nell’espansione del pensiero. Era come se il passato gli donasse gli stimoli per guardare al futuro”.

Il palazzo di sette piani (due dei quali interrati), per una superficie totale di oltre 3.000 metri quadrati, è stato oggetto di un complesso intervento di restauro, ampliamento e riqualificazione sviluppato dallo studio MCA – Mario Cucinella Architects.

Ora lo abbiamo restituito alla città – ha sottolineato Giovanna Forlanelli Rovati, presidente della Fondazione e del suo comitato scientifico – per essere un luogo di cultura inteso come benessere dell’individuo”.

Fondazione Rovati, cosa c’è nel palazzo

Attualmente sono aperti il giardino con il padiglione, la sala conferenze, la sala studio, lo shop museale di Johan&Levi, il Caffè-bistrot e il Ristorante gastronomico dello chef stellato Andrea Aprea (su progetto di Flaviano Capriotti). 

Nel Padiglione è, inoltre, visitabile gratuitamente la mostra “Fondazione Luigi Rovati: il cantiere e il processo”, che illustra l’evoluzione del progetto architettonico insieme al processo ideativo della Fondazione come infrastruttura culturale. Nella sala conferenze per tutta l’estate proseguirà l’attività culturale e scientifica con incontri e conferenze aperte al pubblico, prenotabili sul nuovo sito della Fondazione. Nella sala studio sarà attivato il servizio prenotazione e consultazione della Biblioteca della Fondazione. 

Fondazione Rovati, il 7 settembre apre il museo d’arte che ospita la collezione etrusca

Bisognerà attendere il 7 settembre per visitare il museo d’arte diretto da Monica Loffredo che ospita la collezione etrusca della famiglia. Ma negli intenti della Fondazione il passato dovrà dialogare con il presente e per questo vi saranno anche opere contemporanee.

Il museo deve essere inclusivo, parlare a tutti – ha sottolineato la presidente della Fondazione – ma nello stesso tempo andrà oltre la concezione tradizionale di museo in cui fruire solamente mostre d’arte, ma darà vita a un luogo di studio, pensiero, sperimentazione e condivisione. Insomma, uno spazio da vivere come parte integrante del tessuto culturale della città”.

Fondazione Rovati, otto codici fondamentali

La Fondazione, è stato ricordato, sviluppa la propria attività con un modello a rete con relazioni nazionali e internazionali con soggetti pubblici o privati adottando un metodo operativo flessibile per compiere azioni diverse con competenze maturate in ambito artistico-culturale e scientifico, nel continuum tra arte e scienza tracciato dal professor Luigi Rovati.

Un metodo definito da un modello governato da otto codici fondamentali: conoscenza, espansione, inclusione, creazione, spazio, estetica, relazione, utilità sociale. La sede sarà aperta dal mercoledì alla domenica dalle 11 alle 20.

Dal 1° settembre sarà possibile prenotare per tutto il mese l’ingresso gratuito al Museo d’arte.