Non ha mai assistito a un Gran Premio di Formula 1 sul circuito di casa. Un fatto un po’ inusuale per un monzese doc. Ma ora Gian Piero Passoni, classe 1961, di professione consulente finanziario, sta vivendo in presa diretta l’evento motoristico italiano più importante dell’anno. Ricopre infatti il ruolo di coordinatore dell’unità di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini di Monza. Fa dunque parte della complicata macchina organizzativa relativa a G.P. Con Luca Germani di Nova Milanese, altro ufficiale componente dell’Ana monzese, presidia via Villa, cioè la via di Vedano che porta all’interno del Parco.
Qui i due alpini brianzoli indirizzano le persone nella giusta direzione, danno qualche informazione, consigliano in inglese gli stranieri che non riescono ad orientarsi con la cartina dell’Autodromo.
F1, Gp d’Italia 2025: la penna nera monzese al suo primo Gran premio in casa, nel 2023 si mobilitò per l’Emilia Romagna
«Con Luca – spiega Passoni – ci conosciamo da tanti anni. Abbiamo partecipato allo stesso corso per allievi ufficiali di complemento. Devo dire che i tifosi finora sono stati tranquilli. Generalmente seguono le nostre indicazioni e s’incamminano nei percorsi prestabiliti». Gian Piero, nel 1986 allievo ufficiale del 124° corso della Scuola Militare Alpina di Aosta, ha svolto il servizio militare come sottotenente. Ora è tenente. Quando l’Ana chiama, risponde prontamente. Così è stato anche nel 2023 dopo l’alluvione che aveva devastato l’Emilia Romagna. Con la colonna mobile del 2° Raggruppamento, ha puntato verso i territori devastati dalla piena dei fiumi. Gian Piero non è uomo da scrivania. Ha preso la pala e ha spalato fango per giorni insieme agli Alpini brianzoli. Ha operato a Bagnocavallo, Forlì, Cesena e Imola.
«A Imola – ricorda – ho dormito in un camion attrezzato proprio dietro il circuito». Una specie di segno del destino, visto che ora il tenente monzese sta contribuendo alla buona riuscita del Gran Premio della sua città. «In effetti – conclude – questa è un’esperienza che non avevo mai fatto. Da monzese, era un pezzo della vita di Monza che mi mancava. Finora mi ero limitato solo a vedere il contorno, come il centro città affollato di gente in concomitanza con il Gran Premio. Così, invece, sto vivendo l’evento dietro le quinte. Una cosa, intanto, mi ha decisamente sorpreso. Questa mattina già alle 6 c’erano molte persone davanti all’Hotel de la Ville in attesa dei piloti. Non me l’aspettavo».