Ex skate park di Monza: 180 firme per farne un’area cani

Proposta di alcuni monzesi rilanciata da Piffer in consiglio: perché non trasformare una porzione del vecchio skate park di viale Elvezia in un’area cani?
Monza ex skate park - foto Radaelli
Monza ex skate park – foto Radaelli

Perché non trasformare una porzione del vecchio skate park di viale Elvezia a Monza in un’area cani? La proposta, peraltro non nuova, è stata rilanciata la scorsa settimana in consiglio comunale da Paolo Piffer di Civicamente che ha raccolto l’appello di alcuni monzesi che abitano nelle vicinanze, gli stessi che mercoledì mattina hanno presentato la loro proposta alla stampa.

Ex skate park di Monza: proposta rilanciata da Paolo Piffer in consiglio comunale

«Lo spazio è abbandonato da anni – ha ricordato l’esponente della formazione – ed è poco frequentato perché non ci sono panchine, giochi per bambini e nemmeno una fontanella». Tempo fa, ha affermato, in consulta è stata prospettata una ipotesi di recupero, ma non si è mosso nulla: ora alcuni residenti auspicano che una parte dell’area sia destinata allo sgambamento degli animali.

«Hanno già raccolto 180 firme – ha spiegato – e sarebbero disposti a curare il giardinetto sottoscrivendo un patto di cittadinanza con il Comune».

Monza ex skate park - foto Radaelli
Monza ex skate park – foto Radaelli

Ex skate park di Monza: il recupero è questione annosa

Il recupero dell’ex skate park è una delle questioni che si trascinano con il susseguirsi delle amministrazioni: le attrezzature, tra cui le pedane per i salti e le evoluzioni, che non sono state vandalizzate sono state rimosse. L’impianto che, per la sua collocazione periferica non ha mai richiamato gruppi numerosi di giovani, non è mai stato amato dagli abitanti dei palazzi circostanti a causa del rumore.

Ex skate park di Monza: per i più giovani una struttura tra le vie Staurenghi e Mauri, ma mancano 300 metri quadri

Il Comune, peraltro, ha deciso di attrezzare una nuova struttura simile su un terreno tra le vie Staurenghi e Mauri, lontano dalle abitazioni per non disturbare, e gradito ai ragazzi in quanto facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici. Il progetto è, però, rallentato dal fatto che piazza Trento e Trieste deve acquisire da un privato uno spicchio di 300 metri quadri necessario a completarlo.