Estorsione all’ortofrutta, si faceva consegnare piccole somme: finisce in carcere

Aveva scambiato un negozio di ortofrutta a conduzione familiare per un bancomat e per mesi aveva vessato i proprietari. Finisce in carcere.
Negozio frutta e verdura - Immagine di fxquadro su Freepik
Negozio frutta e verdura – Immagine di fxquadro su Freepik

Aveva scambiato un negozio di ortofrutta a conduzione familiare per un bancomat e per mesi, quasi quotidianamente minacciando i proprietari si faceva consegnare piccole somme di denaro. Erano tagli di 5, 10, 20 euro le insistenti richieste, “condite” con minacce di morte oltre a spintoni e schiaffi, quelle fatte del 58enne di Carate Brianza ai danni di un commerciante di Albiate.

Estorsione all’ortofrutta, si faceva consegnare piccole somme: i fatti risalgono al 2013

L’uomo già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, le persone e per abuso di sostanze stupefacenti, è stato raggiunto nei giorni scorsi da un ordine di carcerazione e dovrà scontare 4 anni e 6 mesi di reclusione. I fatti di cui il 58enne è chiamato a rispondere risalgono appunto al 2013. Nell’ottobre di quell’anno il caratese aveva minacciato uno dei titolari di un negozio di ortofrutta di Albiate per farsi consegnare del denaro. In quell’occasione erano intervenuti i carabinieri che lo avevano arrestato.

Estorsione all’ortofrutta, si faceva consegnare piccole somme: le minacce

Le pretese di denaro andavano dai 5 ai 20 euro: “Dammi dieci euro, non ho paura di nessuno, vi uccido tutti e tre” erano le parole minacciose con cui si rivolgeva agli esercenti. Anche al momento dell’arresto, nonostante la presenza dei militari, il 58enne aveva continuato a intimidire i commercianti: “Appena avrò bisogno tornerò“. Non era la prima volta che il caratese pretendeva denaro dai gestori del negozio di ortofrutta, in passato aveva anche spintonato e schiaffeggiato il titolare e i familiari che lavoravano nell’esercizio commerciale.