Incoraggiamenti, parecchi selfie e una contestazione: martedì 27 febbraio l’apparizione di Matteo Salvini al mercato di San Rocco di Monza non è passata inosservata. Il leader della Lega ha raccolto diversi consensi tra i clienti degli ambulanti che apprezzano la linea dura nei confronti dei migranti, ma ha rimediato una tirata d’orecchie da parte di una anziana che, in dialetto, lo ha sollecitato a cambiare musica: «Sei tu il clandestino», lo ha apostrofato la signora che, poi, gli ha offerto una caramella con l’auspicio che possa addolcire il suo linguaggio e utilizzare termini meno aspri nei confronti degli stranieri.
Poco prima Salvini ha incontrato gli agenti della Polizia penitenziaria in servizio in via Sanquirico: «Gli altri politici – ha affermato l’aspirante premier del Carroccio – visitano le celle per verificare se i detenuti stanno bene. Io, invece, mi preoccupo delle condizioni del personale: in Italia dobbiamo investire nelle carceri. A Monza, dove la capienza è di 400 posti, ci sono 700 reclusi di cui la metà è costituita da stranieri: dobbiamo firmare gli accordi con i paesi di provenienza in modo che possano scontare la pena in patria».
La struttura brianzola, ha aggiunto, ha bisogno di interventi urgenti in quanto la sezione femminile è chiusa da tempo e sia le camere che gli alloggi degli agenti sono inadeguati: i dipendenti, ha commentato, svolgono un lavoro estenuante e le loro retribuzioni non sono adeguate al costo della vita.
Il leghista, poi, ha spostato lo sguardo sul piano nazionale: «Sono pronto – ha dichiarato – a prendermi la responsabilità di condurre un Governo di centrodestra» che non sia sostenute da altre forze, ha declinato un eventuale supporto di Casa Pound e ha garantito che con Roberto Maroni, a dispetto delle apparenze, va «d’amore e d’accordo».